I lavoratori chiedono che la Regione, socio di maggioranza e primo interlocutore del liquidatore della Società, blocchi le procedure di licenziamento collettivo in modo che le promesse di ricollocazione possano essere realizzate con le modalità decise al tavolo tecnico, che prevedeva il reimpiego per tutti i dipendenti.
Le preoccupazioni dei lavoratori relativamente al proprio futuro sono amplificate dal fatto che la Regione Campania, pur avendo assicurato la ricollocazione di quota parte, cioè 14 lavoratori su 28, non ha ancora avviato le procedure e i restanti dipendenti vedono cadere gli impegni assunti dagli altri soci: Invitalia, Provincia di Napoli e per ultimi – con le dimissioni di Bobbio e Cuomo – anche il comune di Castellammare di Stabia e Portici, mentre Ercolano e Torre Annunziata risultano avere problemi con le proprie partecipate: un quadro drammatico!
L’impegno della Giunta Regionale, e del Presidente Caldoro in primis, deve realizzarsi con atti concreti: bloccare le procedure di licenziamento, prevedere un nuovo assetto per la ricollocazione di tutti i dipendenti e stanziare – come è stato fatto per altre partecipate – fondi finalizzati al pagamento di tutti gli stipendi arretrati.
In coincidenza con la riunione di domani sera, i dipendenti di TESS Costa del Vesuvio – in sciopero ad oltranza da circa 10 giorni -hanno organizzato un presidio a Santa Lucia.