La competizione del centrosinistra a Pompei incorona ancora una volta il segretario del PD. Il risultato cittadino, infatti, va oltre la media nazionale con Bersani che sfiora addirittura il 65%, con 417 preferenze. Notevole anche la prova di Renzi che in città raccoglie ben il 35%, con 230 voti. Ancora una volta è stata la scelta delle periferie a fare la differenza: è lì che i Pompeiani hanno favorito il segretario e penalizzato il sindaco di Firenze. Nella seconda sezione, a via Aldo Moro, il distacco tra i due è netto. Su 279 votanti, Bersani totalizza 207 preferenze, raggiungendo quota 74%, mentre Renzi ne porta a casa solo 79 fermandosi al 24%. Del tutto diverso, invece, il voto nella sezione numero uno, presso la sede UIL. Qui la distanza tra i due è meno forte: il primo cittadino di Firenze consegue il 43% con 158 voti sui 368 complessivi; il segretario ottiene comunque la vittoria col 57% e 210 voti. Leggero il calo di affluenza rispetto a domenica scorsa: alle urne si sono presentati solo 647 Pompeiani, contro gli 856 del 25 novembre. Confermate, in linea di massima, anche le tendenze evidenziate nella tornata precedente: Bersani rinnova la vittoria passando dal 44% al 65%, e da 374 a 417 voti. Lo stesso Renzi conferma un risultato molto buono, guadagnando oltre 10% nel passaggio dal 24% al 35%, e aumentando i voti che da 204 sono passati a 230. Al netto di polemiche e divisioni, quindi, si è trattato di una bella pagina di partecipazione che ha mosso energie e attivato dibattiti. Adesso le elezioni: nazionali prima, amministrative poi. E chissà che alcuni temi, come il rinnovamento, non ritornino e contagino anche la politica cittadina.
Claudia Malafronte