Primarie centrosinistra, a Portici plebiscito per Bersani

Portici sceglie Bersani: nella corsa alla leadership del centrosinistra il segretario del Partito Democratico ottiene un vero e proprio plebiscito, raccogliendo il 70,4% delle preferenze (2202 voti) e lasciando di conseguenza lo sfidante Renzi (926 voti) sotto la soglia psicologica dei 30 punti percentuali. Alla chiusura delle urne i votanti risultano essere 3138: un risultato sicuramente significativo, tenendo presente che sul fisiologico calo delle presenze tipico di ogni ballottaggio hanno influito anche le avverse condizioni atmosferiche che hanno fatto desistere numerosi elettori. Le percentuali ottenute dai due contendenti delineano un quadro molto chiaro e che vede Bersani vincente su tutta la linea: se già al primo turno aveva ottenuto il 52% dei voti, al ballottaggio il leader democratico è riuscito a conquistare anche il voto dei vendoliani – come testimoniato dalla maggioranza bulgara ottenuta nel “seggio rosso” di via Scalea.
«La grande partecipazione odierna – afferma soddisfatto l’ex sindaco Cuomo – unita al largo successo conquistato da Bersani, conferisce al segretario un’ampia legittimazione popolare con cui si presenta come il candidato più credibile alla guida del paese». Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale bersaniano Maurizio Minichino, che aggiunge: «Le proporzioni di questa vittoria rappresentano sì una grande affermazione personale per il segretario Bersani, ma giungono anche a coronamento del grande impegno profuso sul territorio. L’importante risultato ottenuto quest’oggi ci rende estremamente orgogliosi ed è un segnale incoraggiante in vista delle prossime elezioni».
L’esito di questa consultazione, del resto, porterà delle conseguenze anche sul piano locale: le primarie contribuiranno sicuramente a ridisegnare la geografia di un centrosinistra porticese scosso dalle fibrillazioni della fronda renziana, il cui peso dopo la tornata elettorale odierna viene fortemente ridimensionato. Un mutamento negli equilibri di partito e di coalizione appare ormai inevitabile.
Mimmo Lucci
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