”Adottare misure urgenti per garantire che siano potenziati in modo capillare i servizi di controllo e di presidio a Scampia e nella periferia di Napoli”. Lo chiede, con una interrogazione urgente al Ministro dell’ Interno, la senatrice del Pd Teresa Armato, dopo avere appreso del grave episodio accaduto oggi a Napoli, all’interno di una scuola materna del circolo didattico Montale, dov’e’ stato ucciso un uomo considerato dagli inquirenti vicino al clan Abbinate degli Scissionisti. Armato ha anche chiesto ”quali iniziative il governo intenda adottare per assicurare un’incisiva azione di contrasto alla criminalita’ al fine di tutelare i cittadini del territorio campano”. La parlamentare campana ha anche annunciato che il Pd, in Commissione antimafia, ”ha nuovamente sollecitato una Missione speciale della Commissione Antimafia a Scampia”.
“La situazione si fa sempre più preoccupante. L’escalation di violenza ha raggiunto livelli non più sostenibili”. Così il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, sull’agguato nel cortile della scuola materna ‘Eugenio Montale’ del quartiere Scampia a Napoli. “Questa volta – ha sottolineato Caldoro – è il luogo scelto che rappresenta un ulteriore e più allarmante segnale. In campo deve esserci, e deve vincere, la collaborazione istituzionale e una forte ed indignata risposta dei napoletani. La magistratura e le forze dell’ordine – ha concluso il governatore – fanno un lavoro straordinario tutti i giorni, non vanno lasciate sole”
“Sparare nel cortile di una scuola è un atto terroristico di una gravità indefinibile che fa male a questa città, in particolare alla società civile che, proprio a Scampia, è da sempre impegnata nel contrasto ai clan rappresentando il vero argine democratico alla camorra”. Così scrive su Facebook il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, riferendosi all’agguato avvenuto in tarda mattinata. “Da sindaco di questa città non posso che ringraziare le forze dell’ordine e la magistratura per il loro operato, ma al Governo non posso che chiedere – aggiunge – un potenziamento immediato delle strutture giudiziarie e investigative, oltre che una ancora maggior presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Resta, infine, il tema centrale per contrastare e vincere le mafie: oltre ad una rivoluzione culturale delle coscienze, serve un impegno serio sul tema dell’occupazione e dello sviluppo, perché il disagio economico si trasforma in serbatoio di consenso e potere del crimine organizzato”. “Il Governo deve ascoltare, dunque, il nostro grido di allarme, un grido che proviene da tutte le istituzioni locali che chiedono – conclude de Magistris – un’attenzione maggiore verso il Sud, dove il lavoro rappresenta un antidoto insostituibile al veleno della camorra”