La Compagnia “Senzartenèparte” di Torre Annunziata, già protagonista nel 2011 di “Johnny Belinda” (spettacolo premiato per la migliore attrice protagonista e insignito di una menzione speciale nel concorso di teatro amatoriale organizzato dal Teatro Augusteo di Napoli), ha messo in scena, al “S. Pietro di Scafati”, “La zia di Carlo” di Brandon Thomas, per la regia di Antonio Annunziata. Il lavoro è di tipo farsesco, oseremmo dire quasi scarpettiano; è un testo che la filodrammatica realizza per la felice intuizione del suo regista, il quale ha voluto per i suoi adepti uno spettacolo diverso dal precedente, con una vivace azione scenica, esaltante il divertente intreccio e lasciando intatto lo spirito scanzonato e romantico dell’autore. Il testo è scritto da un commediografo inglese noto soprattutto per questa commedia che vide la luce nel 1892 e che divenne in breve un successo internazionale. Il racconto scenico gioca su un cambio di identità: ambientato in un college di Oxford in una Inghilterra di epoca vittoriana, è la vicenda di un giovane studente costretto ad indossare i panni della benestante zia di un amico di cui si attende l’arrivo dal Brasile,“il paese da dove vengono le noccioline”. La trama, con le sue complicanze – recita il depliant di presentazione – “è mossa dal motore eterno della vita, l’amore, che i giovani protagonisti non possono esprimere appieno, costretti a giustificazioni moralistiche ed arguzie improvvisate”. E’ uno spettacolo brillante, dal ritmo incalzante, veramente divertente e adatto a qualsiasi tipo di pubblico. L’mportante, da parte di tutto il cast, aver saputo rispettare quell’humor raffinato, tipico del teatro inglese. Convincenti, nel ruolo dei due studenti, artefici di tutte le trovate goliardiche, Pasquale Nastri ed Enrico Moretti; deliziose le interpreti delle due ragazze oggetto delle attenzioni dei protagonisti, Marella Solimeno e Rossella Mascolo; superlativo Esmeraldo Napodano, interprete dello studente obbligato a vestire i panni femminili; applauditi tutti gli altri componenti la compagnia: Roberta Astarita, Domenico Cristiano, Michele Maria Gallo, Rita Scognamiglio, Emanuela Di Maria; funzionali e ingegnose le scene di Michele Scognamiglio, trucco appropriato, opera della giovanissima ed esperta Cinzia Calvanese.
Federico Orsini