Pompei, via Civita Giuliana: terra di nessuno?

A denunciare a gran voce lo stato di abbandono della zona è Attilio Pepe, presidente di “Noi Campani”

 

 

 

 

Torna alla ribalta lo stato di degrado, tristemente noto, di via Civita Giuliana. Per chiunque abbia almeno una volta percorso la strada, non sarà stato difficile notare ogni sorta di anomalia manutentiva. La strada, importante arteria di collegamento fra Pompei e i vicini comuni di Boscoreale e Torre Annunziata, è caratterizzata dalla presenza di cumuli di immondizia, profonde voragini nel manto stradale, illuminazione scarsa in diversi punti ed ogni altra forma di inefficienza intollerabile ed inaccettabile. La Civita Giuliana di Pompei appare come una “terra di nessuno”, abbandonata a se stessa dalle istituzioni locali. I disagi sono davvero tanti per chi vive in questa zona periferica, ed aumentano ancor di più con l’arrivo della stagione invernale. Con le prime ed abbondanti piogge, rigagnoli d’acqua misti a fango scendono giù per le strade generando non poche situazioni di pericolo per gli automobilisti. Tutto ciò è  conseguenza di un’attività di manutenzione scarsa ed inefficiente e di sicuro non paragonabile a quella di altre zone della città che si potrebbero forse definire di serie A. Gli abitanti della Giuliana sono stanchi di elemosinare un po’ di attenzione  all’amministrazione comunale in merito alle loro problematiche. Da un po’ di tempo, un punto di riferimento fondamentale per gli abitanti della zona,  sembra essere diventato il sig. Attilio Pepe, cittadino pompeiano residente proprio a Civita Giuliana. Egli, in numerose occasioni, ha denunciato a gran voce lo stato di degrado dell’area in questione e continua a farlo. In merito all’incresciosa faccenda Pepe afferma: “la nostra Civita Giuliana ritorna all’attenzione dei politici pompeiani solo durante il periodo elettorale, quando si rende necessario far visita alla zona per racimolare i voti. Nel concreto poi, nessuno si dimostra davvero sensibile alle tante difficoltà che vive la Giuliana. L’amministrazione comunale non ci sostiene e ci sentiamo abbandonati da essa. Possiamo confidare solo nel supporto di qualche sparuto rappresentante della classe politica pompeiana, fra cui il consigliere Attilio Malafronte e Nando Uliano, presidente del Forum delle Associazioni di Pompei. Fatta eccezione per questi due esempi di vicinanza alle nostre difficoltà, ci sentiamo del tutto lontani dall’attenzione della classe dirigente. La sensazione è quella di essere cittadini di serie B, che forse non hanno diritto a godere degli stessi servizi di un’ipotetica cittadinanza di serie A. Siamo stanchi di tutto ciò. Vogliamo non più solo promesse ma azioni concrete e risolutive. La Pompei che conta non è solo quella del centro storico. Esistono anche le periferie con i loro problemi ed hanno diritto alla stessa attenzione”. Parlando con il sig. Attilio, la sensazione e quella di interloquire con una persona profondamente rammaricata per lo stato delle cose. L’impegno profuso da Pepe a sostegno della difficile realtà della Giuliana, da un po’ di tempo si è concretizzato nella nascente associazione “Noi Campani”. A tal proposito Pepe dichiara: “l’associazione, della quale io stesso ne sono il presidente, attende di essere registrata presso l’Albo delle Associazioni del Comune di Pompei. Per ora gli iscritti sono 10 in totale, ma sono fiducioso che il numero possa crescere ulteriormente. Noi Campani come obiettivo primario si propone quello di sensibilizzare la classe politica verso le problematiche delle priferie pompeiane, troppo spesso dimenticate. E’ necessario creare un efficace canale di comunicazione fra l’amministrazione centrale e le realtà periferiche. Solo così si possono raggiungere risultati concreti e risolvere finalmente annose questioni. Fino a quando il benessere dell’area periferica continuerà ad essere percepito come una priorità secondaria, allora nulla cambierà nel concreto. Con la mia nascente associazione cercherò di smuovere questa forma mentis, affinché ogni zona pompeiana abbia pari dignità, a prescindere dalla sua posizione topografica”. Il triste destino di via Civita Giuliana s’intreccia con quello di tante altre zone periferiche pompeiane, che vivono gli stessi disagi: via Casone, via Messigno, via Tre Ponti solo per nominarne alcune. E’ ora che si inizi davvero a pensare che la qualità della vita in una città si misura facendo la somma di tutte le zone, periferiche e non,senza distinzioni. Non esistono zone di serie A da contrapporre ad ipotetiche aree di serie B. Di sicuro ci sarà chi prontamente vorrà sostenere che mai nessuna distinzione è stata fatta. Facile a dirsi, difficile a credersi.

Marianna Di Paolo

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