Ercolano: “Mai abbassare la guardia nei confronti del crimine organizzato”

“Mai abbassare la guardia nei confronti del crimine organizzato”: esordisce così a Ercolano il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo all’indomani del blitz effettuato dalle forze dell’ordine che ha assicurato alla giustizia pericolosi esponenti del clan Ascione – Papale.  L’esponente del partito democratico ercolanese richiama l’attenzione istituzionale sull’opportunità di monitorare l’intero perimetro urbano con particolare riferimento alla   popolatissima frazione del Miglio D’Oro: l’estensione del sito e la eterogeneità dei residenti che lo popolano potrebbero complicare notevolmente il lavoro delle Forze di Polizia: “Sarebbe opportuno istituire un presidio stabile della Polizia Locale in zona – ha chiarito Fiengo – che da un lato funga da deterrente per il crimine organizzato e dall’altro consenta agli operatori locali di compiere campagne di sensibilizzazione tra i giovanissimi in merito al codice stradale e alle modalità comportamentali  idonee al vivere civile. Gli ultimi brillanti successi ottenuti  dalle Istituzioni nella lotta al malaffare sul territorio ercolanese hanno dimostrato come nonostante i numerosi colpi subiti sotto il profilo sia economico che logistico i clan siano sempre pronti a riorganizzarsi tentando di imporre la propria strategia del terrore all’interno del perimetro ercolanese. In tal senso lanciamo un appello ai cittadini ercolanesi perché collaborino in maniera fiduciosa e costante con le Forze dell’Ordine e la Magistratura alla riqualificazione di una delle oasi più rappresentative dell’hinterland vesuviano”. E’ determinato il capo gruppo del Pd nel chiedere l’ausilio e la cooperazione di “tutti”, senza esclusione di ruoli o incarichi amministrativi ricoperti a livello locale o nazionale. Forse è proprio questo che in tanti anni è mancato alla cittadina degli scavi assuefatta all’anarchia comportamentale , al fatalismo spicciolo e troppo facilmente additata agli impietosi  clamori della cronaca nera. “Ercolano è oggi chiamata al riscatto socio produttivo – ha concluso Fiengo- di un’immagine  comunitaria  ultimamente apparsa offuscata  da troppi disservizi e disfunzioni  operative che si possono risolvere con la buona volontà e il senso di responsabilità comune : è questo un preciso dovere che ogni amministratore o politico ha nei confronti delle nuove generazioni indigene”.
Alfonso Maria Liguori
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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.