Castellammare, la Fiadel Multiservizi illustra le anomalie dell’attuale gestione

In primo luogo, Le poniamo le nostre più sincere scuse per disturbarLa nell’immediatezza della Sua nomina, ma la situazione che sottoponiamo alla Sua attenzione è tale da non concederci altra possibilità.

In breve, il nostro dirigente sindacale Francesco Gargiulo è un dipendente della società Castellammare di Stabia Multiservizi S.p.a, il cui capitale è interamente posseduto dal Comune.

A seguito del riconoscimento delle relative capacità ed impegno professionale manifestate, l’allora Amministratore Unico Dottoressa Monica Baldassarre, oggi Direttore Generale della stessa Società, attribuiva a Francesco Gargiulo il 7° livello con mansioni di coordinatore dei capo servizi, con decorrenza dal 1/02/2011.

Dagli ultimi mesi del 2011, progressivamente emergevano circostanze molto preoccupanti per il futuro della Società e dei lavoratori.

Le trattenute sulle retribuzioni non erano versate né alle Società Finanziarie né ai Fondi Pensioni. In tale modo alcuni lavoratori si sono trovati qualificati come “cattivi pagatori”, mentre tutti hanno perso la maturazione degli interessi sul mancato accantonamento dei contributi previdenziali.

La Società, mediante una transazione, assumeva sei ex dipendenti, prima ancora che fosse pronunciato il giudizio di primo grado, senza chiedere al Comune di incrementare il canone in modo da coprire i maggiori costi conseguenti a tali assunzioni. Il tal modo, la situazione deficitaria della Società risultava ulteriormente compromessa.

Nel contempo,la Societàinseriva nell’organico diversi soggetti, ricorrendo a varie forme contrattuali in  violazione della legge, in modo da consentire il formarsi di un contenzioso innanzi al Giudice del Lavoro, da risolvere mediante una transazione rivolta alla loro assunzione.

I tradizionali fornitori erano dissuasi dalla continuazione delle forniture di beni e di servizi in modo da affidare, in modo diretto e senza gara, gli stessi contratti ad altre aziende, per le quali venivano regolarmente disposti i pagamenti.

 

 

 

 

 

 

 

La Societàaffidava a titolo oneroso e senza gara una serie di servizi che, nella generalità dei casi, le imprese offrono gratuitamente o per i quali, addirittura, corrispondendo un prezzo. In tale modo, incredibilmente,la Societàcorrispondeva 180 euro a tonnellata alla azienda GRG per il conferimento della plastica raccolta in modo differenziato, quando il contratto tipo stipulato tra CO.RE.PLA e l’Anci, prevede, al contrario,  il pagamento di una cifra maggiore a favore del Comune.

L’insieme di tali eventi stava progressivamente compromettendo la sopravvivenza della Società e per tale motivo le organizzazioni sindacali, con sempre maggiore efficacia, contestavano l’operato del management aziendale.

Nel corso del tempo, peraltro, la nostra organizzazione è rimasta l’unica a fronteggiare ciò che appariva a tutti come una deriva  finanziaria ed economica di Multiservizi. Le altre sigle sindacali, infatti,  hanno preferito mitigare la propria posizione fino all’acquiescenza.

Ci teniamo a precisare che l’oggetto del conflitto non era rappresentato da mere rivendicazioni sindacali, ma dalla necessità di evitare il saccheggio che si stata perpetrando in danno alla Società e, quindi, dei posti di lavoro. La fondatezza del nostro convincimento è oggi acclarata dal recente pronunciamento della Sezione Regionale della Corte dei Conti n. 264/2012 del 30/10/2012 che evidenzia lo stato di disastro economico/finanziario in cui versala Societàe le pesanti irregolarità registrate. Allo stesso modo, le indagini giudiziarie in corso depongono a favore della tesi sostenuta sulla totale mancanza di legittimità nell’acquisizione di beni e servizi.

A seguito dell’atteggiamento assunto dal nostro sindacato, e in particolare, dal nostro dirigente Francesco Gargiulo e dagli altri associati dipendenti della Società, dai primi mesi dell’anno 2012, la Dottoressa MonicaBaldassarre, in qualità di direttore generale,  iniziava ad attivare una serie di rilevanti “rappresaglie” nei loro confronti.

Gli atti contro la nostra organizzazione sindacale trovavano il loro apice nel provvedimento con il quale il nostro dirigente Francesco Gargiulo, che si ricorda essere inquadrato nel 7° livello,  veniva demansionato a responsabile dell’Isola Ecologica, funzione svolta fino a quel momento da un dipendente inquadrato nel  5° livello.

Non solo:in relazione alle note vicende sulla “sosta selvaggia per caffè”, in un comunicato dell’ex sindaco Luigi Bobbio, il demansionamento veniva motivato come la naturale conseguenza di un’inveritiera opposizione da parte di Francesco Gargiulo all’adozione di sistemi di controllo, quando agli atti risulta proprio l’opposto.

Il nostro dirigente Francesco Gargiulo, in ogni caso, senza opporre inutili resistenze, pur nella consapevolezza della discriminazione sindacale posta in essere, iniziava a svolgere le nuove mansioni assegnate, con serietà e professionalità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed è proprio alla luce di tale professionalità, che il nostro Dirigente con diverse comunicazioni segnalava la necessità di interventi di ripristino della sicurezza dell’area, senza, peraltro, ottenere alcuna risposta. Anche in questo caso, al fine di scongiurare fraintendimenti, il nostro dirigente sindacale Francesco Gargiulo non ha inteso sviluppare alcuna sterile rappresaglia. Evitando ogni clamore, infatti egli ha segnalando, in forma riservata, la necessità di interventi che ponessero in sicurezza l’Isola Ecologica, indicando tutti gli elementi che rendevano insicura la stessa area che, tra l’altro, incredibilmente, è sprovvista di un sistema di antincendio.

I primi di settembre 2012,  con riferimento agli insufficienti livelli conseguiti dal Comune nella raccolta differenziata, S.E. il Prefetto di Napoli  chiedeva la trasmissione di un crono programma utile a illustrare lo scadenziario dei tempi e delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi legali in materia di gestione dei rifiuti.

A seguito di tale richiesta,la Dottoressa MonicaBaldassarre ha predisposto un presunto “Piano Industriale”  del qualela Giunta Comunale, con propria deliberazione 165/2012 ha preso atto, prevedendo, peraltro, una serie di prescrizioni.

Tale piano è stato presentato alle organizzazioni sindacali, ma mai discusso dal momento che una delle prescrizioni imposte dalla Giunta Comunale determinava l’obbligo di ridurre i costi per circa 2,5 milioni di euro.

Inoltre, ma non intendiamo tediarLa ulteriormente, le previsioni del piano sono del tutto irreali e hanno svolto l’unica funzione di assolvere,solo formalmente, quanto richiesto da S.E. il Prefetto di Napoli.

Sennonché, il 7/12/2012, la Dottoressa MonicaBaldassarre, in qualità di direttore generale, ha comunicato al nostro dirigente sindacale Francesco Gargiulo che il suo posto è stato soppresso a seguito dell’approvazione di un “piano operativo del servizio di nettezza urbana presso il Comune di Castellammare di Stabia (Na)”. Nella stessa comunicazione viene offerta al nostro dirigente Francesco Gargiulo la possibilità di ricoprire un posto da 4° livello. In base al tenore lessicale è da presumere che il “piano operativo” nient’altro sia che il “piano industriale”.

L’insieme degli accadimenti narrati non potrà che condurre ad inevitabili conseguenze legali, peraltro scongiurabili nell’ipotesi in cui l’Amministrazione, in virtù del controllo analogo, sospenda l’efficacia del provvedimento de quo, in modo da consentire una fattiva verifica di quanto accaduto.

Non è nostra intenzione richiedere a Lei di censurare tale provvedimento, ma di disporne l’esame al fine di verificarne la legittimità.

Nel ringraziarLa per l’attenzione prestata, si coglie l’occasione per esprimere i più sinceri auguri di buon lavoro e i sensi della nostra più alta considerazione.

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