Oggi tanti record e quasi tutti negativi. “Una volta” era il contrario, si dice. Ma è l’oggi che conosciamo e non ci piace affatto. E se ipocritamente si vuol far finta di nulla (“perché non mi riguarda”), ecco pronte le cifre che schiantano tutti contro la drammatica realtà.
Dati alla rinfusa che già da soli delineano uno scenario apocalittico. Partiamo dalla condizione che riguarda i più deboli, i giovani.
L’organizzazione internazionale “Save the children Italia”, nel dossier “Crescere al sud” (da loro stessi dichiarato “impressionante”) ci fa sapere che nel sud d’Italia i bimbi poveri sono 417mila (su 720mila in tutta Italia). In Campania, in particolare, il 65,3 per cento della popolazione di età compresa tra i 6 e i 17 anni non ha mai sfogliato un libro che non fosse quello della scuola, mentre il 45 per cento non ha mai usato un computer e quindi internet. E ancora che a Napoli le madri bambine sono il 3,38 per cento contro lo 0,7 di Milano, mentre in Campania i minori che vivono in zone altamente inquinate sono 730 mila. La scuola è quella che è tra poca qualità e notevole abbandono scolastico, mentre gli edifici che la ospitano sono, in 4 casi su 5, non antisismici.
I trasporti pubblici incassano un altro primato sconcertante con la “Circumvesuviana” che è la peggiore d’Italia (era praticamente chiaro da tempo)secondo una ricerca nazionale di “Legambiente” che la definisce una vere e propria “emergenza nazionale”. Si troneggia per tagli, riduzione delle corse,sovraffollamento, ritardi e aumento dei biglietti: una catastrofe sulla pelle di milioni di pendolari disperati.
La Sanità non perde nessuno dei suoi primati negativi, con tanti servizi indecenti. Un dato su tutti: con i tagli per imminente bancarotta del sistema pubblico regionale, sono a rischio 180 posti-rene nelle strutture per la Dialisi. Significa rischio vita per centinaia di persone sofferenti.
L’inquinamento ambientale, ritenuta dagli esperti del “Pascale” una delle cause scatenanti di molte patologie tumorali, ha avuto recenti conferme agghiaccianti. Nell’accusa di “Disastro ambientale” notificata in carcere al capomafia Bidognetti, del clan criminale dei casalesi, è spiegata la tragedia che ha devastato per “almeno i prossimi 50 anni” una vasta zona del casertano.
Ben 57mila tonnellate di percolato, prodotti da discariche illegali su circa 22 ettari di terreni (secondo la ricostruzione di una dettagliata indagine della Dda di Napoli, con il pm Milita), stanno lentamente contaminando diverse falde acquifere. Qui si produce ancora frutta e verdure che giungono sulle tavole di milioni di persone, condannate a mali incalcolabili.
Intanto a Scampia è stato registrato l’embrione di un “Miracolo”. Una buona notizia di quelle che auspicavamo. Le mamme e i bambini della scuola materna di Scampia hanno fatto sentire la loro gioia di vivere e manifestato concrete tracce di coraggio durante una festa con canti natalizi e tanta voglia di dire basta alla violenza della camorra.
Chiedono più professori, più attività di crescita e più Stato. Forse è l’occasione buona per fare sistema contro la rassegnazione della camorra. Ora, se lo Stato, attraverso le istituzioni sul territorio non perderà tempo e darà corpo al desiderio di legalità e buon futuro che reclamano le famiglie dei bambini di Scampia, si potrà giocare (alla pari) la battaglia contro la camorra ed anche vincerla.
Antonio Irlando