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Givova in vetta, Mays trascinatore

SCAFATI – La rimonta è completata. La Givova Scafati ha raggiunto la vetta della Legadue. Dopo un inizio di stagione in sordina e poco convincente, la compagine dell’Agro è riuscita nell’impresa di acciuffare la prima piazza del secondo campionato nazionale, occupata dalla G. T. G. Pistoia. La cura Bartocci ha prodotto frutti ancor più succosi delle attese e, con quattro vittorie di fila, sei nelle ultime sette giornate, ha condotto il team gialloblù fino al vertice.

Fondamentale è stato il successo per 63-65 conquistato venerdì scorso nell’anticipo dell’undicesima giornata sul parquet della Tezenis Verona e lo scivolone esterno in cui è incappata due giorni dopo l’altra capolista sullo Stretto (76-59 per la Sigma Barcellona). Sotto nel punteggio per oltre tre quarti di gara, grazie ad una quarta frazione al fulmicotone, i salernitani sono riusciti a conquistare la posta in palio, agevolati da una netta differenza nella percentuale di tiro da tre punti (8,3% Verona, 36% Scafati) e da un Mays (29 punti ed M.V.P. dell’incontro) praticamente immarcabile.

L’atleta di colore, criticato ad inizio stagione, è cresciuto nel tempo, ha preso confidenza con l’ambiente ed è diventato una pedina insostituibile nello scacchiere gialloblù. In questa sua maturazione, importante è stato il ruolo interpretato dal compagno di squadra Gennaro Sorrentino. «Chi non conosce lingua, luoghi e persone ha chiare difficoltà nell’ambientarsi – ha spiegato l’atleta campano – così ho cercato di aiutarlo, standogli vicino. Anche a Verona si è reso protagonista, spaccando in due la gara».

Il patron gialloblù Nello Longobardi, a cui coach Maurizio Bartocci ha dedicato il successo contro gli scaligeri, ha svelato di avere Mays (in foto) nel mirino già dalla passata stagione. «Lo scorso dicembre volevamo già ingaggiarlo, nel caso in cui Thomas avesse chiesto il trasferimento a Roma in massima serie – ha detto – poi però non si è chiuso l’affare, anche perché l’offerta degli ucraini dell’Halychyna è stata più vantaggiosa della nostra. Sono soddisfatto del suo rendimento e mi piace il suo atteggiamento negli allenamenti, per la grinta e l’intensità che mette costantemente».

La gara di Verona ha incoronato il capitano gialloblù Andrea Ghiacci come l’atleta con il maggior numero di presenze in Legadue (ben 339) che, prima della palla a due, è stato insignito di una targa celebrativa dal presidente della Lega, Marco Bonamico. «Sono entusiasta – ha ammesso – ed è una cosa che mi riempie di orgoglio, perché sono riuscito a rimanere sempre su buoni livelli, nonostante i tanti infortuni di cui sono stato vittima. Disputare una stagione in A non mi dispiacerebbe e spero proprio di riuscirci con la maglia di Scafati».

Sabato sera, ore 20:45, al PalaMangano sarà di scena l’Aget Imola dell’ex Paul Marigney, l’atleta che si è lasciato amaramente con la dirigenza e i tifosi scafatesi. L’americano, infatti, dopo aver firmato il prolungamento del suo contratto con Scafati, lo scorso agosto ha chiesto alla società di essere lasciato libero per tentare invano la fortuna in NBA. Si è poi giocato la carta della massima serie, ma la Scavolini Pesaro non l’ha più voluto, così si è dovuto accontentare di tornare in Legadue. Ma la dirigenza scafatese non ha digerito questo suo atteggiamento e pretende da lui la penale per il recesso dal contratto. «Lo accoglieremo con indifferenza – ha esclamato Nello Longobardi – nell’attesa che la Fiba si pronunci e ci consenta di punirlo per i danni che ci ha arrecato». I supporters gialloblù probabilmente lo accoglieranno tra i fischi, un po’ per rabbia nei suoi confronti, un po’ per il giusto timore che uno come lui sa incutere nell’avversario.

La notizia più fresca riguarda invece i giovani e promettenti Izzo e Matrone (classe ’95) convocati dalla Nazionale Italiana Under 18 presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma, agli ordini del capo allenatore Andrea Capobianco e dei suoi assistenti Antonio Bocchino e Luca Ciaboco. Al raduno, a rappresentare lo Scafati Basket, ci sarà anche il responsabile sanitario Renato Acanfora, da anni con enorme professionalità e competenza medico della società gialloblù, ed ora medico del raduno della Nazionale Under 18.

Antonio Pollioso

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