Pompei, “io gioco legale”: nasce il campo sportivo Giancarlo Siani

Sorgerà nella cittadina mariana il centro sportivo polivalente “Giancarlo Siani”. Dopo un lungo iter burocratico, il consiglio comunale dà il via libera al progetto approvando la variante al piano regolatore. Adesso si passerà alla fase operativa della messa in opera. La struttura sportiva sarà edificata su un terreno confiscato alla camorra. In via Ponte Izzo, quartier generale per anni del clan guidato da Ferdinando Cesarano, sarà costruita l’opera su una superficie di circa ottomila metri quadrati. Il campo polivalente sarà dotato di copertura e diventerà un centro di aggregazione per tutti i giovani della città di Pompei. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di diffondere la cultura della legalità attraverso lo sport. La realizzazione della struttura, simbolo della vittoria dello stato sulla camorra, rientra nel progetto “Io gioco legale” promosso dal ministero dell’Interno nell’ambito della programmazione dei fondi Pon sulla sicurezza.  Per ora esiste già un bozzetto dell’opera, sottoposto dal comune di Pompei all’attenzione della Prefettura di Napoli. Il progetto sarebbe in procinto di ottenere un finanziamento pari a 479mila euro. Secondo le intenzioni della giunta comunale, diverse saranno le discipline sportive che potranno essere praticate all’interno del centro polivalente: calcio a cinque, pallavolo, pallacanestro e tennis. Un’offerta sportiva vasta dedicata a Giancarlo Siani, giornalista napoletano ucciso per mano della mafia. Una scelta, dunque, quella del nome, particolarmente significativa. Recuperare spazi appartenuti alla camorra e attribuire loro una nuova e legale destinazione d’uso: è questa la brillante campagna condotta da alcuni anni dallo stato italiano, alla quale aderisce anche Pompei con il suo progetto sportivo in corso d’opera. Luoghi di violenza e sopraffazione rinascono a nuova vita grazie alla collaborazione tra le istituzioni centrali e gli enti territoriali locali. E’ il trionfo della legalità sulla mafia: il giusto epilogo a cui ogni cittadino ha diritto.

Marianna Di Paolo

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