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Faida di Scampia: sette arresti tra i gruppi di fuoco

La Squadra Mobile di Napoli ha posto in esecuzione oggi un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di presunti affiliati del clan camorristico “Abete – Abbinante – Notturno”, componenti dei temibili gruppi di fuoco che hanno scatenato una guerra senza quartiere contro i clan “Vinella Grassi – Leonardi – Marino, loro precedenti alleati ed ora acerrimi nemici.
Ed è appunto il contesto generale degli equilibri camorristici di Secondigliano che viene ricostruito nel provvedimento di fermo. A decorrere dall’aprile 2011 e sino ad oggi, allo scopo di delineare un’analisi razionale, se possibile, delle ragioni della faida che si è poi scatenata, prima in modo sotterraneo e, quindi, aperto, a far data dal 4 luglio scorso, data del tentato omicidio di Esposito Giovanni, esponente di spicco degli Abbinante per manco del nipote di Antonio Leopardi, catturato ieri 27 dicembre.
Da allora è in atto una guerra tra le due compagini che controllano i quartieri di Secondigliano, Scampia, S.Pietro a Patierno, Rione Berlingieri, Marianella e Piscinola. In questo modo, si è completato lo scenario già delineato nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip su richiesta della Dda di Napoli, nei confronti di nove persone: sette della Vinella Grassi e due dei Di Lauro ed eseguita nella mattinata di Natale dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. Provvedimento nel quale si affrontava la riorganizzazione del clan della Vinella Grassi sotto il comando di Mennetta Antonio e si ricostruiva un omicidio dell’aprile 2011, ai danni di Faiello Antonello, temuto killer dei Di Lauro, ritenuto l’occasione scatenante di una prima incruenta scissione tra gli Amato Pagano e cinque potenti famiglie di Secondigliano, che andavano poi incontro ad una seconda e ben più sanguinosa scissione interna, a partire dal gennaio 2012, e che ha dato inizio ad una lunga teoria di omicidi ed atti di intimidazione, pure di natura “terroristica” quale può essere definito il lancio di granate nel lotto G e nelle Case Celesti nella serata del 5 dicembre. 
Mentre quell’ordinanza analizza l’astuta condotta del clan della Vinella Grassi che, sotto la capace guida dell’attuale latitante Mennetta Antonio, è riuscita ad impossessarsi di quasi tutte le dinamiche criminali di Secondigliano, assorbendo i clan Marino e Leonardi, il fermo di oggi delinea la rabbiosa reazione dei clan di Scampia, gli Abete Abbinante, che hanno scatenato una guerra aperta e senza prigionieri contro la stessa Vinella ed i suoi alleati, che comunemente è denominata la faida di Scampia.
In particolare, il provvedimento di fermo analizza la riorganizzazione del clan sotto la guida di un capo giovane e senza scrupoli come Arcangelo Abbinante, coadiuvato dal suo alter ego Giuseppe Montanara, reggente perle famiglie Abete – Notturno, per far fronte alla guerra non dichiarata condotta dalla Vinella Grassi, ed altresì delinea la composizione dei gruppi di fuoco costituiti nell’ambito della famiglia Abbiante (Rione Monterosa e Settepalazzi) ed Abete Notturno (Chalet Bakù). Inoltre, ricostruisce un recente omicidio attribuibile al gruppo di fuoco dei Settepalazzi, ai danni di un esponente della Vinella Grassi – Leonardi, quel Ricci Gennaro ucciso in un’azione omicidiaria lungamente progettata, che condusse anche al ferimento di La Sorte Vincenzo e Piedimonte Salvatore, in piena Vela Celeste nella sera del 28 agosto 2012. Delinea le connessioni tra quest’omicidio e l’omicidio di Ciro Nocerino, avvenuto all’interno del rione Monterosa il 25 settembre 2012, e fa luce sul tentato omicidio dello stesso Nocerino, commesso il giorno precedente, ad opera di uno dei collaboratori di giustizia, le cui dichiarazioni sono tra le fonti di prova di questi provvedimenti. Soprattutto, i due provvedimenti, congiuntamente considerati, delineano uno scenario investigativo di elevata consistenza quanto al possibile inquadramento di tutti gli episodi che si fanno rientrare nella faida di Scampia, a partire dal gennaio 2012 e di relativi fatti prodromici.
Sono staticatturati dalla Squadra Mobile i seguenti soggetti:
l. Abbinante Arcangelo
2. Carriello Giovanni
3. Ambra Giuseppe
4. Ciccarelli Armando
5. Brandi Vincenzo
6. Raia Costantino
7. De Falco Alessandro
Tutti sono indagati per i reati di associazione per delinquere di stampo camorristico ed, inoltre, Abbinante e Ciccarelli anche per l’omicidio di Ricci Gennaro e del duplice tentato omicidio di Piedimonte Salvatore e La Sorte Vincenzo; fatti commessi in Viale della Resistenza, aSecondigliano in data 28 agosto 2012.
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