Sant’ Anastasia: no all’immondizia appesa ai balconi

Buste e sacchetti dei rifiuti appesi a corde e calati da balconi e finestre: abitudine da eliminare. E’ puntualmente arrivata nel Consiglio Comunale odierno la risposta dell’assessore Vincenzo Romano all’interrogazione dei consiglieri PDL Annarita De Simone, Eduardo Pone, Rossella Ciccarelli:“Ringrazio innanzitutto i consiglieri interroganti per aver fatto emergere una situazione, quale quella evidenziata con la loro nota del 10 u.s., che se non bloccata può effettivamente creare problemi oltre che per l’igiene anche, in certi casi, per la incolumità dei cittadini.

Infatti, personalmente ho potuto constatare, a seguito di sopralluoghi in vari quartieri cittadini, che in parecchie zone vige l’uso di calare i sacchetti della raccolta differenziata da balconi o finestre con corde che, pericolosamente, restano sospese anche dopo il ritiro degli stessi. Tale situazione, poco piacevole anche a vedersi, crea motivo di preoccupazione in quanto le buste restano a mezza altezza al centro del marciapiedi e, soprattutto, i ganci che sostengono i sacchetti, quasi del tutto invisibili una volta ritirato il rifiuto da parte degli addetti, possono costituire nell’insieme pericolo per i passanti.

Pertanto, informo il Consiglio di aver provveduto a comunicare al Comando della P.M. i luoghi dove sono state rilevate tali anomalie per al momento diffidare ed invitare i cittadini ad attenersi al corretto deposito dei rifiuti, prima di procedere, secondo quanto previsto dalla legge, qualora le eventuali inadempienze all’ordinanza sindacale dovessero ripresentarsi.

Nel contempo, per evitare che il fenomeno possa diffondersi, nell’immediato si procederà di nuovo con una  campagna di informazione su come effettuare la raccolta differenziata, le cui modalità sono ben descritte nell’ordinanza n°34 del 30.06.2008 che tra l’altro recita: “i rifiuti di cui alle lettere A = Umido, B= plastica e metalli, C= Carta e cartoncino, D= secco residuo, devono essere depositati in appositi sacchi sul suolo pubblico fuori il proprio numero civico dalle ore 20,00 giorno precedente la raccolta fino alle ore 04,00…”

Il Consiglio Comunale, in merito alla recente ed improvvisa chiusura dell’Hotel “Casa del Pellegrino” – parte del complesso del Santuario di M. Arco, di proprietà dei PP. Domenicani – al fine di verificare le possibilità di salvaguardare 7 posti di lavoro ha deciso, al termine della discussione proposta in assise, che una delegazione composta da due consiglieri di minoranza e due di maggioranza, guidata dal sindaco Carmine Esposito incontrerà il Priore del Santuario per rappresentare l’importanza passata ed attuale della “Casa del Pellegrino” per tutta la comunità ed i fedeli, approfondire la problematica ed appurare se vi sono margini di soluzione.

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