Dal 12 al 16 febbraio la kermesse canora di Sanremo

La politica non ha scalfito lo spettacolo e, dopo aspre diatribe, è stata confermata la data, dal 12 al 16 febbraio la kermesse canora di Sanremo. Fabio Fazio, conduttore e direttore artistico della 63ma edizione del festival, ha annunciato, nei giorni scorsi i nomi dei 14 big che proporranno due brani che nelle prime serate il pubblico decreterà il migliore che gareggerà per la vittoria finale e degli 8 giovani in gara al teatro Ariston. I campioni sono, Almamegretta (Mamma non lo sa – Onda che vai); Annalisa (Non so ballare – Scintille); Chiara (L’esperienza dell’amore – Il futuro che sarà); Daniele Silvestri (A bocca chiusa – Il bisogno di te); Elio e le storie tese (Dannati Forever – La canzone mononota); Malika Ayane (Niente – E se poi); Marco Mengoni (Bellissimo – L’essenziale); Maria Nazionale (Quando non parlo – E’ colpa mia); Marta sui tubi (Dispari – Vorrei); Max Gazzè (Sotto casa – I tuoi maledettissimi impegni); Modà (Come l’acqua dentro il mare – Se si Potesse non morire); Raphael Gualazzi (Sai, ci basta un sogno); Simona Molinari con Peter Cincotti (Dr. Jekyl and Mr. Hide – La felicità); Simone Cristicchi (Mi manchi – La prima volta).
     I Giovani: Andrea Nardinocchi (Storia impossibile); Antonio Maggio (Mi servirebbe sapere); Blastema (Dietro l’intima ragione); Il Cile (Le parole non servono più); Ilaria Porceddu (In equilibrio); Irene Ghiotto (Baciami ?); Paolo Simoni (Le parole) Renzo Rubino (Il postino (amami uomo).
   “La scelta è stata quella della contemporaneità – ha dichiarato il presentatore del che tempo che fa – che abbiamo cercato di introdurre attraverso due elementi: la popolarità, quindi il pop, che oggi arriva pero più attraverso il talent e la tv, e soprattutto la qualità, la qualità delle canzoni”.
   Lo scorso anno furono Gianni Morandi con Rocco Papaleo e Ivana Mrazova a presentare lo spettacolo (Belen Rodriguez con la farfallina ed Elisabetta Canalis lasciata da Giorgio Cluney nella prima serata). Vinse Emma con “Non è l’inferno”, nella categoria Giovani Alessandro Casillo con E’ vero (che ci sei). Ospite Adriano Celentano che non perse l’occasione per criticare il giornale l’Avvenire e la Chiesa e ci fu l’ultima apparizione televisiva di Lucio Dalla. 
 
     Accolto con applausi il ritorno di Fabio Fazio che negli anni 1999 e 2000 riuscì a far salire sul palco dei fiori il premio Nobel per la fisica Dulbecco e Gorbaciov, registrando un ascolto di circa venti milioni di spettatori. Ad affiancare Fabio, l’inseparabile Lucianina Littizzetto in testa ai best seller con Madama Sbatterly.
 
    Sarà la coppia Fazio-Littizzetto a riportare in auge il carrozzone festivaliero che negli anni ’50 riuscì a catalizzare l’attenzione del pubblico canoro sul dualismo Tonina Torrielli, l’ex caramellaia di Novi Ligure e Nilla Pizzi, la signora della canzone italiana.
 
   Fu il successo di Grazia dei fiori, la canzone con la quale la Pizzi vinse il primo festival di Sanremo nel 1951 e altri successi come Papaveri e papere e Scapricciatiello a suscitare l’invidia dei fans di Tonina Torrielli, l’ex caramellaia di Novi Ligure. Il dualismo tra le due prime donne era molto acceso. Bastava una critica alla Pizzi per scatenare l’invio di centinaia di cartoNille, ritrattini della cantante di Sant’Agata Bolognese al posto del francobollo spediti dai suoi fans alla Rai e ai suoi detrattori. Si ricorda che i tifosi di Tonina Torielli arrivarono al punto di forare le gomme della macchina di Nilla per non farla arrivare a tempo ad una trasmissione.
 
   I giornali dell’epoca seguivano con attenzione la vita e i successi delle due rivali. Di Nilla, all’anagrafe Dionilla, i viaggi all’estero e un matrimonio alle spalle durato solo due anni. Curioso l’incontro con il futuro marito: Piacere Pizzi, disse il bel giovane a sua volta Nilla rispose piacere Pizzi, un attimo di disorientamento e poi scoppiarono a ridere, i due avevano lo stesso cognome. Poi l’incontro con il maestro Cinico Angelini, durato pochi anni e, in ultimo l’amore con Gino Latilla. Qualche stecca della Torrielli e via a pettegolezzi, critiche giornalistiche e commenti della parte avversa…
 
   Tonina Torrielli, sempre finalista al Festival di Sanremo, nel 1958 venne abbinata alla regina della canzone italiana con la canzone l’Edera. Il confronto non le nocerà: l’arrangiamento più moderno e l’interpretazione meno melodrammatica contribuirono alla conquista del secondo posto, dietro all’inaspettata vittoria di Nel blu dipinto di blu.
 
    Le ultime apparizioni della Torrielli ai Migliori anni di Carlo Conti e il 13 marzo del 2011, in Mattina in famiglia per rendere omaggio alla collega-rivale scomparsa Nilla Pizzi.
Mario Carillo
Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano