Cittadini e cavalli si incatenano all’ingresso dell’Ippodromo di Agnano

“La nostra – dichiarano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli, il capogruppo del Sole che Ride al comune di Napoli Carmine Attanasio ed il leader di Italia Animalista in Movimento Piero Cipollaro che assieme a centinaia di cittadini e 40 cavalli con fantini si sono incatenati all’ ingresso dell’ Ippodromo di Aganano che ha ricevuto l’ avviso di sfratto dal comune di Napoli a causa dei debiti di gestione accumulati negli anni – è una protesta ad oltranza a favore dei lavoratori e dei cavalli dell’ Ippodromo di Agnano. Siamo pronti ad occupare la struttura se si tenterà di portare via gli animali più anziani. Il rischio infatti è che senza adeguati e rapidi interventi i 600 cavalli andranno progressivamente a finire nei macelli clandestini o saranno abbandonati da qualche parte a morire di fame. Abbiamo messo in campo un sistema di solidarietà nazionale per cui abbiamo raccolto già la disponibilità di decine di persone a prendere in custodia molti cavalli. Inoltre siamo pronti a fare una colletta internazionale per acquistare la biada necessaria a sfamare gli animali e a dare una mano a smistare il letame che è uno dei costi più elevati dopo il personale”. 
“I dipendenti dell’ Ippodromo – continuano Borrelli e Cipollaro – sono pronti anche all’ autogestione pur di dare un futuro alla struttura e salvare gli animali. In soli 3 giorni abbiamo raccolto circa 2mila firme di napoletani che non vogliono la mattanza dei cavalli. Senza l’ Ippodromo, che è anche un polmone verde, la conca di Agnano sarà abbandonata nel degrado più totale in mano alle prostitute e allo sversamento di rifiuti per questo la città di Napoli deve reagire ed evitare che facciano la fine di Edenlandia e parco Zoo fatti prima fallire e poi abbandonati a se stessi e dimenticati. Durante la manifestazione abbiamo fatto un sopralluogo nelle stalle per verificare lo stato di salute degli animali che per fortuna è buono e avere l’ anagrafe degli ospiti che controlleremo ogni settimana. Infine abbiamo chiesto ed ottenuto dai dipendenti che il letame sia levato dai viali e nelle zone promiscue per evitare infezioni o epidemie”. 
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