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Pompei: parla Vincenzo Garofalo, coordinatore di una nuova coalizione politica

L’esperienza di tre movimenti politici, diversi fra loro, confluisce in un’unica alleanza con una finalità precisa: favorire una nuova stagione politica, sganciata dai partiti, e vicina alle esigenze concrete del cittadino. E’ questa l’idea di base della coalizione formatasi nella città di Pompei e sostenuta da giovani militanti coordinati da Vincenzo Garofalo. Una nuova piattaforma politica, nata dall’unione d’intenti fra “Pompei Più” con presidente  Antonio Barone, “Pompei Cambia” guidato da Daniele Cirillo e “Pompei Futura” alla cui presidenza c’è il giovane imprenditore pompeiano Vincenzo Del Gaudio. Tre movimenti politici, con un diverso bagaglio di esperienze, che decidono di fare gioco di squadra, per apportare nuove idee alla politica cittadina. A coordinare lo schieramento, è il giovane Vincenzo Garofalo, nome già noto ai più per il suo impegno attivo in ambito politico. Garofalo, attualmente dirigente provinciale per il comparto giovanile di “Giovane Italia”, dichiara: “Abbiamo creato una sinergia fra i militanti dei tre diversi movimenti per aprire una nuova stagione costitutiva della politica pompeiana. Vogliamo essere lontani dalle logiche dei partiti e dai meccanismi troppo spesso cristallizzati di essi. La nostra è una proposta politica la cui priorità è la vicinanza ai cittadini e alle loro esigenze. L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di puntare al rilancio della politica pompeiana, sulla scorta delle nostre esperienze passate che si aprono a 360° per dare un contributo fattivo alla città. Si tratta di una prospettiva concreta, condivisa da persone che si sono avvicinate alla politica per passione e voglia di fare. Nessuno di noi punta a vivere di politica così come troppo spesso accade. Vogliamo solo portare avanti le idee in cui crediamo fortemente. Tante iniziative politiche abbiamo già promosso e tante altre ancora aspettano solo di concretizzarsi”. Lo schieramento politico coordinato da Garofalo, ha già all’attivo numerose iniziative. La battaglia contro Equitalia per la chiusura dell’ufficio su Pompei; la proposta del mini condono fiscale per le famiglie a basso reddito; la lotta contro il fenomeno della prostituzione e dell’accattonaggio; la richiesta accorata per il completamento dell’installazione delle reti wifi e dell’adsl su tutto il territorio cittadino; l’opposizione alla privatizzazione del cimitero e della casa si riposo “Carmine Borrelli”; la costituzione di un osservatorio civico pompeiano che monitorasse le assunzioni presso il centro commerciale “La Cartiera”. Va ricordato, infatti, che sul portale istituzionale del Comune di Pompei, era stato attivato uno sportello virtuale per la raccolta dei curricula di quanti desideravano candidarsi per posizioni di lavoro all’interno del centro. Fu proprio la coalizione di Garofalo ad istituire l’osservatorio per garantire una maggiore trasparenza sulla gestione dei curricula ravvisando un che di strano nel fatto che quasi nessuno veniva chiamato per colloqui. Ultima, solo in ordine di tempo e non per importanza, è la battaglia che lo schieramento politico ha condotto e, continua a farlo, contro la Publiservizi. In merito alla vicenda, afferma Garofalo: “è improbabile affidare il servizio della riscossione dei tributi comunali a una società privata, per giunta una S.r.l, alla luce di un periodo di crisi economica come questo, soprattutto perché tale settore è sempre stato uno dei più produttivi della macchina comunale. Il nome della Publiservizi è assorto alle cronache prima per lo scandalo Parentopoli, che abbiamo pubblicamente denunciato, e poi per essere stata destinataria di un’informativa antimafia mossa dal Prefetto di Napoli. Sono molto preoccupato ed invito il sindaco a fare chiarezza su quanto sta accadendo. La Pubbliservizi ha affermato, con disarmante leggerezza, che questa informativa antimafia è piccola cosa. A noi fa venire i brividi e vogliamo delle spiegazioni precise in merito. Con l’illegalità non si scherza e non bisogna mai abbassare la guardia. Numerosi comuni stanno valutando l’ipotesi di interrompere la collaborazione con la Publiservizi. Il comune di Marano di Napoli l’ha già fatto. Attendiamo spiegazioni dal primo cittadino di Pompei su quali decisioni intende prendere. E se anche questa volta disattenderà le nostre richieste, chiederemo ai consiglieri di opposizione di promuovere un’interrogazione comunale sull’argomento”.

Marianna Di Paolo

 

 

 

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