Givova Scafati cade a Barcellona

Andrea Ghiacci (capitano Givova Scafati)Sigma Barcellona, G. T. G. Pistoia e Novipiù Casale Monferrato sono i campioni d’inverno del campionato di Legadue. Con la quindicesima giornata appena disputata, il girone di andata è andato in archivio.

La Givova Scafati ha gettato alle ortiche la possibilità di chiudere anch’essa in cima al secondo campionato nazionale la prima parte della stagione regolare. Questo sogno si è arenato sullo Stretto domenica scorsa, dove i campani sono stati superati 91-86 sul parquet del Sigma Barcellona, uno dei migliori organici del campionato. Un gran peccato per la truppa gialloblù, che ha avuto un approccio forse troppo molle con l’incontro (25-16 il primo parziale e addirittura 14-0 dopo soli 4’), ma anche il merito di crederci fino alla fine e di non mollare mai, soprattutto al cospetto e sul campo di una signora squadra.

Scafati ha perso e lo ha fatto con una prestazione deludente del fromboliere Mays (8), tenuto bene dalla difesa di casa, ma ritrova finalmente Slay (32), dopo alcune deludenti uscite, e soprattutto il play Porta (10), rientrato finalmente a tempo pieno. La doppia cifra di Ghiacci (11), Baldassarre (11) e Bushati (12) neanche è bastata per piegare la resistenza della compagine isolana, trascinata da un Bell (33) in grande spolvero.

« Abbiamo avuto una falsa partenza – ha ammesso coach Bartocci – ed abbiamo subito l’energia, la fisicità e il contropiede dei locali. Col tempo siamo riusciti a sistemare le cose e a rientrare in gara. Decisivi, alla fine, sono stati gli episodi, perché la sfida nel finale si è giocata in equilibrio, anche se non posso nascondere la mia perplessità su qualche fischio arbitrale che forse ci ha oltremodo penalizzati. Alla fine ne è venuta fuori una partita intensa e spettacolare, giocata su grandi ritmi. Resta il fatto che abbiamo commesso parecchi errori, soprattutto in avvio e nella gestione della palla, un po’ per ingenuità e un po’ per sfortuna. Anche i singoli – ha ribadito il trainer gialloblù – hanno reso al di sotto delle possibilità, proprio come è successo a Mays, che non ha inciso come al solito».

Rabbia e rammarico, a fine gara, era stampata anche sui volti degli atleti, delusi dal risultato e dalla prestazione, ma anche visibilmente stanchi e affaticati. «Abbiamo gestito male gli ultimi possessi – ha affermato il capitano Ghiacci – ed è stato un gran peccato, perché avremmo potuto vincere ed invece siamo tornati a casa a mani vuote. Siamo stati penalizzati anche da un approccio lento, causato forse da 25 ore di pullman in tre giorni e dal fatto che a Jesi avevamo disputato una gara molto tosta, dalla quale siamo usciti molto stanchi. Abbiamo sofferto ma, ciononostante, ci siamo ripresi ed abbiamo rialzato la testa, giocandocela alla pari con l’avversario. Siamo stati anche sfortunati in alcune circostanze e non abbiamo nulla di cui rimproverarci».

Nonostante la sconfitta, il primo posto dista solo due lunghezze ed è alla portata degli scafatesi, che sono attesi da un girone di ritorno sulla carta più abbordabile, nel quale giocherà otto volte al PalaMangano sui quattordici turni in programma e, tranne la Novipiù Casale Monferrato, tutte le big del torneo saranno affrontate nella struttura di Viale della Gloria. «Siamo tornati a casa da Barcellona senza punti, ma con la consapevolezza di aver disputato una buona partita, nella quale abbiamo dimostrato ancora una volta di avere le carte in regola per competere e spuntarla contro qualunque squadra. Il campionato è lungo – ha chiosato l’allenatore scafatese – e sarà difficile spuntarla, perché ci sono molte squadre forti, ma abbiamo la voglia di imporci e dire la nostra fino in fondo».

 Antonio Pollioso

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