Sconfitta per una Ercolano rimaneggiata

ercol 3Stavolta ai granata l’impresa non è riuscita. Così, come si poteva ampiamente prevedere, l’Ercolano, priva di ben quattro pedine fondamentali dello scacchiere titolare (tre per squalifica ed uno per infortunio), si è dovuta arrendere all’Atl. Vesuvio, pur se di una sola rete. Un 1-0 che ci può stare, anche se gli ospiti in più di una occasione avrebbero potuto rimettere in piedi la gara. L’inizio è stato, come spesso accade quando in gioco c’è la salvezza, piuttosto accorto da parte di entrambe le compagini, ma la partita man mano che le lancette dell’orologio correvano sull’ipotetico tabellone si è fatta molto intrigante. Purtroppo per gli ercolanesi, però, il ravvivarsi del match ha significato andare subito sotto: al 18’ Laureto effettuava un traversone sul quale, più lesto di tutti, si avventava Marino, che di testa trafiggeva l’incolpevole D’Urso. Le speranze degli uomini di Astarita (non presente in panchina per squalifica) si riaccendevano alla mezz’ora, quando il direttore di gara decideva di mandare anzitempo sotto la doccia Falanga, per doppia ammonizione. L’Atletico sembrava tra l’altro accusare il colpo, visto che prima Cuomo da calcio di punizione e poi Fucito dal limite mettevano in seria difficoltà l’estremo difensore ospite, il quale tuttavia si disimpegnava egregiamente. Nella ripresa, alla ricerca della parità di risultato, l’Ercolano trovava solo quella numerica, con Zamparelli che si faceva espellere anch’egli per doppia ammonizione. Ciononostante riusciva comunque a rendersi pericolosa nel finale con Romano ed Aprea, ma senza mai trovare l’agognata rete. Prima del triplice fischio c’era anche il tempo per un tentativo d’invasione dei tifosi ospiti (risoltosi fortunatamente senza alcun problema), che comportava un’interruzione del gioco di tre minuti, più un recupero di sette. L’Ercolano nella prossima giornata di campionato dovrà vedersela con il Sibilla Bacoli, quinta forza del girone e reduce da un inaspettato pari esterno per 1-1 ottenuto in casa del Florigium (che è appaiata a quota diciotto punti assieme ai granata). All’andata terminò 2-0 per i flegrei. Stavolta, almeno sulla carta, i pronostici non dovrebbero essere sovvertiti. La squadra di patron Simeoli, infatti, dovrà fare i conti con un’emergenza ancora superiore a quella affrontata nell’ultimo incontro. Alle assenze di Fiorillo (squalificato per ben tre turni) e di Sansone e Piccolo (alla cui precedente giornata di squalifica va ad aggiungersene un’altra perché i due erano in diffida), bisogna aggiungere anche quella di Zamparelli. Senza contare poi che l’esterno Cozzolino – pedina fondamentale sulla fascia – potrà tornare a calcare il campo solo ad inizio marzo, causa frattura ossea all’avambraccio. Una cosa è certa, mister Astarita non dovrà arrovellarsi il cervello per scegliere la formazione migliore da mandare in campo, che dovrebbe quindi essere questa: D’Urso, Cuomo, Nettuno, Cerullo, Cozzolino; Fucito, Aprea, Ascione; Romano, Ballarano e Maggio.

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