Le tasse sono percepite ovunque dai cittadini come inique. Ma i Pompeiani potrebbero avere dei motivi in più per lamentarsi dei gravosi balzelli pubblici. Mancanza di informazioni, accertamenti immediati, superfici catastali raddoppiate, importi esosi e non dovuti sono quanto il consigliere Alberto Robetti (Unità e Impegno) contesta alla società Publiservizi, concessionaria della riscossione dei tributi comunali. Inoltre, sostiene sempre Robetti, i cittadini vengono indirizzati direttamente alle commissioni tributarie senza ricevere i moduli per l’adesione, destinando a un contenzioso quanto potrebbe risolversi con un accordo. Per tali motivi l’esponente dell’opposizione ha protocollato una lettera indirizzata al sindaco Claudio D’Alessio, all’assessore al bilancio Claudio Alfano e al dirigente affari finanziari Eugenio Piscino per chiedere la cessazione dei disagi evidenziati. Un’attività di vigilanza quanto mai necessaria trattandosi di soldi pubblici, in quanto la società percepirebbe il 10% degli importi riscossi. “Mi giungono quotidianamente lamentele sulla qualità dei servizi offerti dalla società Publiservizi srl e sul comportamento poco consono che i dipendenti assumono nei confronti dei cittadini. – scrive il consigliere Robetti – Detti dipendenti forniscono informazioni non soddisfacenti, inesatte e non assistono il cittadino per la risoluzione del problema, declinando la responsabilità ad altri enti e invitando i cittadini a presentare ricorso alla commissione tributaria, rettifiche al catasto e così via di seguito. Prima da cittadino e poi da amministratore – prosegue l’esponente di Unità e Impegno – sono a dir poco preoccupato per i sevizi che questa società dovrebbe offrire. Infatti, invece di fornire dapprima un servizio di supporto ai cittadini sugli importi e le modalità di pagamento dei vari tributi, ha da subito intrapreso la strada degli accertamenti. Il che sembra esclusivamente una speculazione giustificata dall’elevato agio che spetta alla società per accertamenti e riscossioni coattive (10%). Mi rivolgo al sindaco D’Alessio perchè, nella sua qualità di capo dell’amministrazione, si prodighi affinchè questo disagio venga a cessare”. La battaglia del consigliere Robetti su questo punto è continuata anche nell’ultimo consiglio comunale in cui ha esplicitamente richiesto che l’amministrazione controlli l’attività della Publiservizi e curi gli interessi dei cittadini. Una prima risposta in tal senso è giunta dal dott. Piscino, dirigente degli affari finanziari del comune, che ha affermato di aver già sollecitato un incontro con alcuni responsabili di sportello e della società riguardo all’attività dagli stessi svolta. È un primo passo, si spera, per fare chiarezza su tale intricata vicenda.
Claudia Malafronte