Il Gazzettino vesuviano | IGV

Terme di Stabia: il commissario scrive a Regione e Mise

Terme occupate (4)Vertenza Terme di Stabia: il commissario prefettizio Rosanna Bonadies ha scritto ieri alla Regione e al ministero per lo Sviluppo Economico con l’obiettivo di chiedere l’accesso al Fondo per le aree di crisi. Si tratta del primo vero atto dell’amministrazione retta dalla Bonadies per la salvezza della società partecipata termale sull’orlo del fallimento. «La grave crisi che attraversa da tempo l’area stabiese ed in particolare la società Terme – ha scritto il commissario – impone interventi improrogabili a salvaguardia non solo dell’occupazione ma anche e soprattutto a tutela di un patrimonio unico ed inscindibile con il territorio stesso». La Bonadies ha anche preso in considerazione il piano di rilancio presentato in cabina di regia regionale per le aree di crisi dai vertici di Terme. Bisogna ricordare che le linee di intervento previste riguardavano: la riqualificazione del personale; interventi per la messa in sicurezza delle strutture; potenziamento ed ampliamento della capacità di offerta dei servizi; interventi ed agevolazioni finanziarie; attività di ricerca e sviluppo. «È decisa volontà di questa amministrazione – ha chiarito il commissario prefettizio – risolvere le attuali condizioni di sottocapitalizzazione della società, pur in considerazione dei limiti imposti dal Bilancio comunale e dalla natura transitoria del commissariamento che vincola l’apporto di risorse finanziarie, e promuovere ogni iniziativa volta al recupero del complesso termale». L’amministrazione ha quindi chiesto a Regione e Mise «di attivare la procedura prevista dal Decreto Sviluppo 2012 83/12» riguardante le «Misure per la crescita sostenibile» in modo tale da «consentire alla società «di accedere al Fondo per le aree di crisi complesse». Il commissario ha sollecitato un rapido avvio della procedura, e si attendono novità prima dell’Assemblea dei Soci del 24 gennaio. In quella sede, bisognerà decidere se mantenere o meno in vita lo stabilimento del Solaro. I manager del complesso starebbero remando in direzioni differenti. L’amministratore unico (dimissionario) di Terme Francescopaolo Ventriglia, che insieme all’ex amministratore di Sint (società che detiene il patrimonio immobiliare di Terme) Norberto Salza elaborò il piano di rilancio sottoposto a Regione e Mise, è al lavoro per proporre la ricapitalizzazione in natura (tramite conferimento di beni) dell’azienda. Di contro, l’attuale amministratore di Sint Ottavio Mannaria, sarebbe deciso ad avviare un concordato fallimentare che consentirebbe di sanare definitivamente i debiti attraverso una sorta di accordo con tutti i creditori. «Questo tipo di scelta non solo pregiudicherebbe le reali possibilità di salvare l’azienda icona (insieme a Fincantieri) della nostra città – ha dichiarato l’ex consigliere comunale del PdL Antonio Carrillo – ma rappresenterebbe un muro invalicabile per poter aspirare ad interventi e/o coinvolgimenti del Mise e della Regione per poter sostenere un progetto di risanamento ed un reale rilancio produttivo».

Francesco Ferrigno

Exit mobile version