Sale a Ercolano lo sdegno dei diversamente abili che da anni ormai denunciano all’amministrazione comunale e alle istituzioni centrali disservizi e barriere architettoniche indegne di una società civile. “ Siamo stanchi – ha precisato una delegazione di portatori di handicap – di essere presi in giro da chi forse non ha mai avuto a cuore i sacro santi diritti di persone per bene che non chiedono altro che di poter vivere con dignità la propria condizione di deficit psico fisico. Marciapiedi sempre ostruiti da auto in sosta selvaggia, posti per i disabili spesso occupati abusivamente da veicoli sprovvisti di relativa autorizzazione sono solo alcuni esempi di uno sfacelo che trova massima espressione nell’area cimiteriale praticamente in buona parte inaccessibile a noi disabili. Se l’amministrazione comunale non prenderà immediati provvedimenti onde quanto meno arginare tale penosa emergenza ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica perché siano individuati i responsabili di questa indescrivibile vergogna sociale”. La natura politica di sinistra dell’attuale governo locale diretto dal sindaco Vincenzo Strazzullo aveva lasciato presupporre ben altra sensibilità nell’affrontare tematiche tanto delicate quanto inspiegabili : ci si chiede infatti ad oggi cosa abbia impedito alle autorità competenti di svolgere attività ordinaria di riqualificazione logistica e controllo di un territorio veramente ormai alle corde. Altro che fantomatici progetti evolutivi legati allo sviluppo del cosiddetto Miglio d’Oro : a Ercolano chi non “appartiene al signorotto di turno” è destinato a finire nel dimenticatoio insieme alle proprie giuste rivendicazioni legate all’etica sociale e al vivere civile. “ E’ una vergogna – ha concluso l’esponente del PDL Aniello De Rosa – che il paese giaccia ancora in questo penoso stato di abbandono. Faremo quanto in nostro potere perché la voce dei diversamente abili sia udita nell’aula consiliare e si proceda a stabilire criteri operativi tali da bonificare in tempi utili il territorio rendendolo più vivibile per i portatori di handicap il cui contributo in termini umani e produttivi è indispensabile alla crescita di una società civile degna di tale appellativo”.
Alfonso Maria Liguori