Lavoro e servizi, Nidil-Cgil: così riparte territorio

logo nidil jpgCGIL, lavoro e servizi: così riparte un territorio

Organizzare e rappresentare i lavoratori, ma anche offrire servizi alle persone: è questo l’obiettivo della Cgil che, sul territorio stabiese, in penisola sorrentina e sui monti lattari si rafforza grazie alla nascita ed allo sviluppo della Nidil, il sindacato dei lavoratori atipici. “L’area di riferimento – commenta Carmine Perino, responsabile Cgil di zona – è indiscutibilmente ricca, ma allo stato è attraversata da una crisi profonda che qui si acuisce ed ingloba più comparti. Nonostante le difficoltà, comunque, la Cgil opera scelte coraggiose. Con la Nidil intendiamo non solo riorganizzarci sotto l’aspetto politico-vertenziale, ma anche potenziare i servizi per i cittadini”. Anche Luca Longobardi, responsabile Nidil dell’area stabiese, esprime un giudizio proprio partendo dalla questione servizi: “Da quando siamo presenti a Castellammare, abbiamo dato il nostro contributo su molte questioni di interesse pubblico. Siamo al fianco dei lavoratori stabiesi nel seguire le loro vertenze. In più, dal primo gennaio scorso, in collaborazione con l’Inca, siamo impegnati nella campagna per la Mini Aspi, il nuovo sussidio di disoccupazione nato con la riforma Fornero”. Sulla nuova prestazione a sostegno del reddito, invece, interviene Giovanni Avallone, responsabile territoriale del patronato Inca: “La nostra collaborazione con la Nidil indica chiaramente che la Cgil intende potenziare un sistema dei servizi che risponda alle crescenti richieste degli utenti. Le oltre 140 domande di disoccupazione finora presentate, 40% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, denunciano che il problema del non lavoro si è aggravato”. Infine, va nell’ottica del radicamento sul territorio anche l’apertura dello sportello Nidil a Sorrento: “Come categoria – afferma Pasquale Cesarano, responsabile Nidil in penisola sorrentina – dialoghiamo soprattutto con gli atipici. In penisola si ricorre tanto al lavoro di stagionali ed è per questo che sarà estremamente utile informare i lavoratori ed offrire loro servizi qualificati. Quando si parla di lavoro atipico bisogna prestare molta attenzione perché spesso in queste tipologie di lavoro precario si annidano forme di ricatto che conducono in tanti casi al lavoro nero, a forme di occupazione per cui si lavora anche dieci ore al giorno ma si viene pagati per quattro”.

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