Freddo polare: nel giro di poche settimane muoiono tre clochard a Napoli. “In un solo mese tra la fine del 2012 e l’ inizio del 2013 – dichiarano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo del Sole che Ride al comune di Napoli Carmine Attanasio – sono già morti 3 clochard per il freddo. 2 a Napoli ed uno a Marigliano. Prima è toccato a Jimmy un senzatetto egiziano di circa 60 anni che è spirato davanti all’ Università Federico II a metà dicembre poi una settimana fa è toccato a Sergiu Iasi Muciuck un ucraino di 37 anni che è stato trovato morto, ucciso dal freddo, sui binari dell’ex stazione delle Ferrovie dello Stato. Oggi è stata la volta di un uomo dell’età apparente di circa 50 anni che è spirato di fronte al San Carlo. Sta meglio invece il barbone di P.zza San Domenico Maggiore che pochi giorni fa è stato prelevato dal personale medico e Polizia Municipale e portato urgentemente in cura all’ ospedale Ascalesi. Vincent, questo è il suo nome, si stava lasciando morire dopo che gli avevano rubato la sua sedie a rotelle. A quanto ci è stato riferito il piede che si temeva fosse in cancrena in realtà era solo rotto e quasi certamente non sarà amputato”.
“Il senzatetto invece che è stato trovato morto sotto il colonnato della Galleria Umberto – continuano Borrelli e Attanasio – aveva trovato rifugio di fronte al Teatro Massimo napoletano. Il 5 febbraio dell’ anno scorso il ballerino Roberto Bolle aveva scritto su twitter: “I senzatetto che s’accampano e dormono sotto i portici del Teatro San Carlo, gioiello di Napoli, sono un emblema del degrado di questa città” provocando la reazione indignata della città. Adesso il triste presagio di Bole si è avverato. Nel degrado e senza riparo è morto un clochard proprio di fronte al San Carlo. Sarebbe una bella occasione per Bolle di attivarsi concretamente a favore di queste persone dopo i suoi commenti che apparvero razzisti e furono fortemente criticati dai napoletani. Noi crediamo inoltre che il Teatro San Carlo debba in queste settimane di freddo e pioggia aprire di notte le proprie porte a queste persone come anche le banche. Già alcuni sportelli del Banco di Napoli permettono ai clochard di dormire la notte al coperto, un gesto che noi troviamo di grande umanità”.