stessi; tale comportamento provocava la reazione dei tifosi locali e l’ulteriore reazione dei tifosi ospiti con conseguenti incidenti descritti in separata sede. Tale comportamento, deprecabile e del tutto ingiustificato, si manifesta di particolare gravita’ per le conseguenze che dallo stesso sono derivate”. Per questa stessa gara, il Giudice ha inflitto un’ammenda di 15.000 euro alla Salernitana “perche’ propri sostenitori in campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore diversi fumogeni e facevano esplodere alcuni petardi, senza conseguenze; gli stessi, piu’ volte durante la gara, lanciavano sul terreno di gioco numerosi oggetti fra i quali alcuni seggiolini divelti dalla tribuna ed un sasso di notevole grandezza che cadevano sul terreno di gioco senza colpire; gli stessi nell’intervallo della gara tentavano di venire a contatto con l’opposta tifoseria verso la quale lanciavano numerosi oggetti; il pronto intervento delle forze dell’ordine evitava il contatto con l’opposta tifoseria; i medesimi tifosi aggredivano le forze dell’ordine provocando il ferimento di tre militari dell’arma dei carabinieri”. Infine, ammenda anche all’Aversa Normanna di 2.500 euro “perche’
propri sostenitori durante la gara indirizzavano numerosi sputi verso calciatori della squadra avversaria in riscaldamento muscolare nei pressi della rete di recinzione e per comportamento gravemente offensivo verso un addetto federale; gli stessi durante la gara tentavano di venire a contatto con l’opposta tifoseria, verso la quale lanciavano vari oggetti, prontamente fermati dall’intervento della forza pubblica”.
Dopo la decisione del giudice sportivo della LegaPro, immediate le considerazioni sulla faccenda del presidente Aic (AssoCalciatori), Damiano Tommasi, specie per quanto riguarda le motivazioni addotte dal giudice per motivare le ben sei giornate di squalifica inflitte al giocatore granata.
”Bisogna fare una riflessione sulla responsabilita’ attribuita al comportamento di un giocatore: e noi come Assocalciatori la faremo”: e’ il commento del presidente Tommasi. ”Un conto e’ la valutazione sul comportamento del giocatore – spiega Tommasi – e non c’e’ dubbio che dobbiamo lavorare sulla responsabilita’ in campo dei nostri associati. Pero’ mi fanno riflettere le motivazioni, il fatto che il gesto di Montervino sia additato come miccia degli incidenti. Dove cominciano e dove finiscono le responsabilita’ di un giocatore?”. Tommasi fa notare che il clima allo stadio di Aversa era gia’ surriscaldato, come testimonia anche la sentenza (si parla di multa all’Aversa per sputi dei tifosi ai giocatori della
Salernitana nel riscaldamento pre-gara); sottolinea che le immagini video indicherebbero che il comportamento di Montervino ”non appare cosi’ ingiurioso” come sottolineato nella sentenza e che l’esultanza e’ rivolta alla tribuna centrale dove c’erano sostenitori di tutte e due le squadre, non verso la curva avversaria; infine si fa una domanda: ”Se gli incidenti fossero continuati fuori, che peso si sarebbe dato al gesto di Montervino? Ripeto: sulla responsabilita’ dei calciatori stiamo lavorando e dobbiamo lavorare ancora. Ma va aperta una riflessione: fin dove arriva quella responsabilita’?”.