I corallini disputano una buona prova in terra sarda, ma alla fine, quando ormai i tre punti sembravano già intascati, arrivava la beffa del pari. Questo in sintesi il succo di una gara disputata a viso aperto da entrambe le compagini. In particolar modo il primo tempo era stato contraddistinto da continui capovolgimenti di fronte, con il gol che sembrava dovesse giungere da un momento all’altro sia per i padroni di casa che per gli ospiti. Quando, invece, il direttore di gara mandava le squadre al riposo – paradossi del calcio – la gara era ancora ferma sullo 0-0. I campani, però, rientravano dagli spogliatoi forse più convinti di far propria la gara e sembravano ottenere una discreta supremazia territoriale. Le conclusioni di Lacarra prima e di Postorino più tardi, tuttavia, non riuscivano a portare gli ospiti in vantaggio. Al 63’, però, la svolta: il numero uno di casa intercettava fuori area, con le mani, un’interessantissima verticalizzazione per Lacarra e si beccava il rosso diretto. Con il Porto Torres in dieci, la Turris impiegava giusto qualche manciata di minuti a trovare finalmente il gol dello 0-1: tutto facile per Vitale (che con l’ottava segnatura in campionato diventa il primo marcatore torrese), splendidamente servito da Postorino. A questo punto la partita sembrava indirizzata verso una felice conclusione per il team in vantaggio, che di fatti lo legittimava con una serie di tentativi nello specchio della porta avversaria niente male, anche se mai vincenti. La beffa, però, era dietro l’angolo e giungeva praticamente a tempo scaduto: Floris raccoglieva l’assist di Frau in area e trafiggeva l’incolpevole Manfredonia. A voler veder il bicchiere mezzo pieno va detto che la capolista S.E.F. Torres (da non confondere con il Porto Torres) è stata frenata dalla Lupa Frascati e quindi il distacco dalla vetta resta sempre di otto punti, mentre solo due sono quelli che separano i ragazzi di Fabiano dalla seconda piazza. Lo stesso tecnico, naturalmente rammaricato per l’occasione comunque perduta, si dice ancora convinto della “remuntada”: «Proprio la prestazione che i ragazzi hanno sciorinato contro il nostro avversario mi permette di essere fiducioso in relazione alle nostre ambizioni. Se non fosse stato per un errore di distrazione, sarebbe stata la terza gara che non subivamo reti. Questo vuol dire che la squadra è compatta». La rincorsa torrese riparte – strana coincidenza – da una vecchia conoscenza, quel Bruno Mandragora, ora alla guida dell’Hyria Nola, protagonista di vari tentativi di risalita (a dire il vero mai concretizzatisi) nei due precedenti anni in cui ha allenato la Turris. In realtà sarebbe proprio l’ex tecnico torrese a dover chiedere un “piacere” alla sua vecchia società. Infatti il Nola naviga nei bassifondi della classifica, all’interno della quale occupa al momento il terzultimo posto. La Turris, comunque, non potrà fare sconti e dovrà anzi sfruttare l’occasione di una gara che, almeno sulla carta, non dovrebbe presentare particolari apprensioni per riavvicinarsi alla vetta.
Michele Di Matteo