Il concorso di idee per valorizzare il territorio di Pompei è il nuovo terreno di scontro tra Forum delle Associazioni e amministrazione. Due i punti di attrito: nomine e tempistica delle riunioni. Il Forum, infatti, coordinato da Ferdinando Uliano, è costituito da ben sette associazioni e cinque movimenti civici. Avrebbe pertanto diritto a dodici rappresentanti. Si sarebbe accontentato di soli tre delegati ma anche questa eventualità è stata negata riconoscendogli un solo organo di rappresentanza. A far infuriare il Forum, tuttavia, anche la convocazione lampo: poche ore prima dell’appuntamento, un intervallo insufficiente per presentare le proprie proposte. Queste ultime in ogni caso sono state protocollate congiuntamente da Forum e associazione Fuori le mura. Tali organismi, del resto, avevano chiesto maggiore conoscenza e coinvolgimento anche nel PUC, richiedendo una documentazione che non sarebbe ancora stata fornita. Le iniziative indicate dal Forum e dall’associazione, comunque,si muovono su tre direttrici fondamentali: Scavi, Santuario e Mercato dei Fiori, da intendere come organismi sinergici. Il primo punto delle loro proposte concerne le iniziative per valorizzare l’area archeologica e il suo turismo, che da mordi e fuggi si vorrebbe trasformare in stanziale. Per questo si pensa a due percorsi nel sito di cui uno di più giorni, promozioni per chi pernotta in città con possibilità di un secondo ingresso, spettacoli negli scavi, navette di collegamento al centro e passeggiate archeologiche legate a una pista ciclabile lungo il perimetro delle antiche mura. Di più ampio respiro, invece, la creazione di Musei, università, scuola di restauro e un ritorno a una Soprintendenza Autonoma di Pompei. Per quanto riguarda, invece, il mercato dei fiori si pensa alla creazione di una struttura apposita per ospitarlo legandolo al sito archeologico con concorsi e cura del verde antistante gli ingressi. Per il Santuario si pensa a una sinergia con i flussi del turismo archeologico e al riutilizzo delle strutture dismesse, site in posizione strategica (ex Seminario, ex complesso S. Paolo, Sacro Cuore, Casa del Pellegrino, Gran Hotel del Rosario). Tali locali potrebbero essere ceduti in comodato d’uso gratuito dalla Curia mentre gli enti locali dovrebbero reperire i fondi per il riutilizzo. Ciò potrebbe compensare le carenze di infrastrutture di Pompei in merito a sport, cinema e luoghi di aggregazione e accoglienza. Tutto questo viene proposto “con l’augurio – conclude il Forum – che le nostre idee possano aver dato un contributo fattivo alla discussione e ringraziando per l’opportunità offertaci che ci permette, ancora una volta, di evidenziare che più che la debolezza delle proposte di valorizzazione provenienti dalle realtà locali, è la mancanza di interlocutori attenti sul territorio che ha sempre penalizzato lo sviluppo della città di Pompei”.
Claudia Malafronte