Quando racconti una partita e in quel campo ci sei stato, sai che ci sono partite che avresti voluto vivere, giocare e vincere, questa è una di quelle: dall’ansia dell’attesa, alla vittoria, alla gioia di questa vittoria, perché arrivata dopo aver praticamente perso ogni speranza, dopo aver capovolto il pronostico e il risultato almeno tre volte, quello di partenza, quello del tie break, partiti sotto 0-5, e con 4 match ball annullati, quello sul campo finale: da 0-2 a 3-2.
Due ore e 36 minuti di gioco per avere il verdetto finale: sarà il Volla a contendere alla corazzata Aversa la Coppa Campania, oltre ogni aspettativa, il Volla continua la sua favola sportiva, per ora questo è l’ennesimo piccolo passo che ha permesso un’ulteriore crescita ad un gruppo che ancora una volta si è dimostrato eclettico e camaleontico, ma anche disciplinato e coriaceo.
Dall’altra parte un Baiano mai domo con Vacchiano sempre pregevole nelle sue giocate, ha avuto subito la sfortuna di dover rinunciare per infortunio all’opposto Colella, infortunio accaduto nel primo set sul 12-12, ricadendo da un salto s’infortuna alla caviglia destra, verrà rimpiazzato nel primo set da Valletta, con mister Calabrese, che schiererà Cervellara come opposto ricettore, inserendo come attaccante di banda Napolitano in coppia con Colella G.
Raccontare oltre due ore e mezza di gara per quanto avvincente, diventa tedioso, per cui, i momenti salienti si possono riassumere nella chiave tattica: nei primi due set il Volla ha sofferto molto in ricezione, con Salvatore tra l’altro non in buone condizioni fisiche, bersagliato dalle battute avversarie e con Mautone non particolarmente in serata, nei primi due set pur partendo il Volla sempre bene conquistando anche un buon vantaggio, si ritrova a commettere troppi errori e talvolta il muro di Penna in particolare, non lascia molte soluzioni a Di Giulio, Salvatore ed Orefice, spesso murati, neppure Caro A subentrato a Salvatore ha sorte migliore, come anche la soluzione di doppio cambio con Caro G e Romano; meno efficace invece il muro vollese e Frongillo e Di Costanzo, colpa di una ricezione non buona, sono poco serviti da Riccio, meno brillante in regia, ma considerando il palcoscenico, si può concedere qualche passaggio a vuoto ad un ragazzo giovane, in una gara importante come questa semifinale.
Dall’altra parte l’esperienza di alcuni elementi Cervellara, Penna e lo stesso libero Alfiero, conta molto e sono una certezza per Calabrese; il Volla non ci sta tuttavia a giungere ad una gara a cui si è preparata tutta la settimana per uscire in modo così prematuro, ci vuole una spinta in più, un moto d’orgoglio, che Di Giulio continua a ricordare ai compagni e mister Caserta con l’ingresso di Ciammanelli cambia assetto alla squadra spostando Di Costanzo opposto e Orefice di banda, la mossa si rivela azzeccata, Di Costanzo è incontenibile, set perfetto il terzo dove realizza 8 punti.
Nel quarto set l’assetto di squadra del Volla funziona anche se il muro baianese si registra meglio e Di Costanzo in attacco comincia ad avere qualche problema in più, ma ci pensano Orefice e Di Giulio, mentre il muro con Frongillo e Ciamminelli comincia a toccare più palloni e in difesa Riccio (che comincia atornare ai suoi livelli), Di Giulio e Mautone non fanno cadere più nulla, con questa determinazione, è inevitabile andare al quinto set.
Il quinto set è una partita nella partita, come detto il Volla subisce un parziale iniziale di 0-5 e in un set che termina a 15, è tanto, però la voglia di rimonta ha la meglio, sostenuti da un tifo incredibile, caloroso e spettacolare con le sue coreografie e i suoi cori, il Volla recupera qualche break, l’inizio di Di Costanzo in questo set non è positivo come nei precedenti, ma ci pensa Orefice, che con una prestazione eccellente realizza 7 punti con 5 attacchi e due muri e in difesa recupera un gran numero di palloni, ed è giusto che sia proprio lui a chiudere con un bel diagonale l’incontro, alla seconda occasione per il Volla, dopo aver annullato 4 match ball al Baiano, che spreca davvero occasioni d’oro, capisce che non può permettersi di accettare regali da nessuno e si crea le sue due occasioni che concretizza.
Il risultato scatena una grande gioia anche sugli spalti con la gente che ha seguito con il fiato sospeso, ora comincia un’altra vigilia per un altro sogno quello di stringere ed alzare la Coppa Campania, sognare non costa nulla e poi sarà sempre il campo a dare il suo responso.
Concetta Anacleria