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Ercolano, la facciata del palazzo di città imbrattata: è protesta

Fronte esterno MunicipioProtestano i residenti a Ercolano contro lo stato di vergognoso abbandono in cui versa la facciata esterna del Palazzo di Città. Letteralmente tappezzato da scritte e murales in molti casi osceni lo storico edificio è di fatto abbandonato a se stesso pur sorgendo in Corso Resina, ovvero in uno dei punti più rappresentativi di Ercolano. Arteria primaria che conduce alla ville del Miglio D’Oro Corso Resina rappresenta forse ad oggi il più chiaro esempio di inefficienza comunale e di cattiva comunicazione tra palazzo di città e residenti con particolare riferimento agli esercenti. “Sono anni che chiediamo di incontrare da vicino i vertici dell’amministrazione comunale- ha dichiarato una delegazione di commercianti – ma ad oggi questo famoso meeting resta inevaso quasi fossimo cittadini di serie B. E’ osceno costatare lo stato in cui versa il Municipio che dovrebbe invece rappresentare biglietto da visita per chi da Portici si reca a Ercolano o per i turisti diretti verso l’area archeologica situata a poche centinaia di metri dalla struttura. Allora a chi rivolgersi per avere giustizia? Siamo sempre più pervasi dall’idea di essere soli e in balia degli eventi : di questo passo saremo costretti a trasferire altrove attività commerciali che in alcuni casi vantano tradizioni quasi centenarie, il tutto ovviamente a discapito del futuro e dei diritti civili dei nostri figli”. “ Occorre intervenire immediatamente per quanto meno arginare- ha commentato l’esponente del PDL Aniello De Rosa – disservizi che in molti casi si sarebbero potuti evitare da sempre se solo le istituzioni locali avessero con professionalità e coscienza adempiuto ai propri pubblici esercizi di controllo. Ma evidentemente Ercolano non è amata da buona parte della politica indigena : questo il dato più avvilente emerso da un ‘analisi fredda dei fatti, dello stallo pietoso in cui agonizza da anni una delle aree più rappresentative del palinsesto turistico campano. Ci auguriamo che il buon senso prevalga almeno una volta sugli interessi personali e sulle questioni spicciole all’interno dell’assise locale : se non altro per salvare il salvabile e ridare dignità ad un paese ormai allo sbando”.
Alfonso Maria Liguori

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