L’associazione, infatti, fin dalla nascita ha cercato di riportane in vita quel sentimento di amore e rispetto verso le varie sfaccettature della propria città che lentamente si stava estinguendo. E ciò, ricorda Guidone, è avvenuto solo grazie alla volontà e l’abnegazione con cui, i vari partecipanti del movimento, hanno agito in questi quattro anni.
L’invito, quindi, è quello di continuare a essere uniti nell’opera di miglioramento della vecchia Oplonti, soprattutto in questo ultimo periodo dove “la nostra amata Torre a bisogno di una spinta propulsiva da parte di tutte le forze sane per iniziare un discorso di effettivo e contro rilancio di assetto territoriale, socio – economico e civico – morale”.
Marco Seppone