Vessazioni e violenze per imporre ai venditori al dettaglio di gpl dell’alto casertano le proprie forniture di bombole: i carabinieri di Capua (Caserta), coordinati dalla DDA di Napoli, hanno arrestato 5 persone, tra cui un affiliato al clan Papa, attivo nell’agro caleno e legato ai Casalesi, accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il titolare di una ditta di distribuzione di gpl in bombole, con gli altri 4 indagati, era ormai riuscito a imporre il monopolio impedendo ai concorrenti di consegnare le loro forniture. L’indagine ha accertato che il titolare di una ditta di distribuzione di gpl in bombole, insieme agli altri indagati, imponesse, con l’uso del metodo mafioso, il proprio monopolio nei comuni dell’alto casertano, impedendo alle altre ditte del settore di consegnare le loro forniture. Sono state, inoltre documentate ripetute vessazioni messe in atto anche attraverso l’uso della violenza sui venditori al dettaglio di gpl, costretti a rifornirsi in maniera esclusiva in quell’esercizio commerciale ad un prezzo imposto, favorendo, così, l’organizzazione criminale.
Striscione di ringraziamento per i carabinieri di Casal di Principe. Un cartello con la scritta ”Grazie del lavoro che state facendo… noi casalesi onesti crediamo nel cambiamento” e’ stato trovato oggi affisso all’ingresso della caserma dei carabinieri di Casal di Principe (Caserta). ”Questi piccoli gesti per noi significano veramente tanto – dice il comandante della Compagnia di Casale, tenente Michele Centola – e ci danno ulteriore motivazione e forza per il lavoro che svolgiamo ogni giorno, finalizzata a liberare queste terre in cui vive tanta gente onesta”. ”Le parole rivolte dai ‘casalesi onesti’ ai carabinieri di Casal di Principe, attraverso il cartello affisso sulla caserma, sono un chiaro riferimento all’attivita’ svolta dall’Arma di Casal di Principe ed in particolare alle operazioni di servizio portate a termine negli ultimi tempi”, fa sapere attraverso una nota il comando provinciale di Caserta. Di recente – prosegue la nota – l’attivita’ delle forze dell’ordine e in particolare dei militari dell’Arma e’ stata premiata da arresti eccellenti: lo scorso 21 gennaio, infatti, e’ finito in carcere Carmine Schiavone, figlio del capoclan del clan dei Casalesi Francesco, soprannominato ”Sandokan”. Cinque giorni fa e’ stata fatta luce sull’omicidio di Raffaele Zippo, commesso proprio a Casal di Principe nel dicembre 2001. Sono stati individuati due presunti responsabili, anche loro affiliati alla cosca dei Casalesi. Altre ordinanze eseguite dai carabinieri sotto il coordinamento della DDA hanno assicurato alla giustizia mandanti ed esecutori di altri assassinii (Francesco Panaro, nel 2001, e il tentato omicidio di Alessandro Cirillo e Giovanni Letizia, nel 2008). I carabinieri di Caserta – prosegue la nota – auspicano che partecipazione della comunita’ continui in futuro e sia costante affinche’ l’azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine possa essere ancora piu’ efficace