I granata si sciupano da soli. Già, perché il pareggio a reti inviolate ottenuto al cospetto di Insigne (fratello maggiore del gioiellino di Mazzarri) in quel di Orta di Atella non è certo frutto di un gioco abulico da parte delle due compagini, specialmente della squadra ospite, appunto. Infatti l’Ercolano parte subito molto bene, nonostante le assenze per squalifica di Mariniello e capitan Fiorillo, oltre a quelle per infortunio di Ballarano e Cozzolino. Il primo quarto d’ora è un autentico arrembaggio verso la porta difesa da Cavaliere. Al 5’ è Aprea a svettare più in alto di tutti su corner, ma la sua incornata finisce alta sulla traversa. Tre minuti dopo l’Ortese si salva solo grazie ad un recupero in extremis di Lessa su colpo di testa di Maggio. Al 15’ poi è Romano – per l’occasione addirittura capitano – a sfiorare la rete, ma il suo collo pieno, che va a sfiorare l’incrocio, riesce a strappare solo applausi e niente più. Finalmente i locali rinsaviscono dall’apnea iniziale e provano una timida incursione nell’area granata ottimamente sventata da Cuomo. Al 35’ di nuovo i ragazzi di mister Astarita in avanti, ma Romano non sfrutta al meglio il bel cross di Cerullo. La seconda frazione di gara comincia come era cominciata la prima e quando al 69’ i padroni di casa rimangono in dieci per l’espulsione di Peluso, ai sostenitori ercolanesi sembra ormai cosa fatta. Eppure è proprio il finale di gara a mostrare il motivo del perché l’Ercolano vanti – si fa per dire – il peggior attacco del torneo: Romano e Maggio, infatti, si fanno respingere due tentativi a colpo quasi sicuro. L’espulsione di Cerullo occorsa all’ 83’, poi, mette fine alle speranze degli ospiti e la gara scivola senza più alcun sussulto sino al triplice fischio finale. Adesso l’Ercolano è attesa dallo scontro casalingo contro la Viribus Unitis, fanalino di coda del girone. I sommesi hanno sin qui racimolato soltanto otto punti, contro i diciannove dei granata. Sono reduci, comunque, da un buon punto conquistato nella gara interna contro il Florigium. Nonostante la Viribus sia costretta a giocare davvero “alla morte” tutte le restanti gare, se vuole cullare l’utopia di raggiungere almeno i play-out (distanti dieci punti), per l’Ercolano quella di sabato si presenta come una sfida da uno fisso. Anche perché finalmente mister Astarita potrà riavere a disposizione Mariniello – l’unico capace di dettare i tempi a centrocampo -, che torna dalla squalifica comminatagli in occasione della gara interna disputata contro il Procida ben tre mesi fa. Altro “acquisto” pesante sarà Fiorillo che, dopo tre giornate di squalifica, riprenderà posto al centro della difesa. Possibile anche il recupero di Ballarano. Mentre sarà assente per squalifica Cerullo.
Michele Di Matteo