Al Liguori arriva la squadra dell’ex presidente Gaglione, mai troppo amato dalla tifoseria locale (nonostante una finale di Coppa Italia di categoria disputata contro il Perugia), la quale chiede ai propri beniamini una vittoria che vada bel al di là dei consueti tre punti. Una rivincita verso chi li ha traditi. Detto fatto. Quella a cui ha dovuto assistere il vecchio patron corallino è stata un’autentica lezione, per i suoi. Tre schiaffi che fanno malissimo. La Turris parte come meglio non ci si poteva nemmeno aspettare: quando De Rosa mette alle spalle del portiere ospite il pallone del vantaggio a guardare il cronometro si rimane increduli, appena dieci secondi. La gara diventa praticamente un autentico monologo dei padroni di casa, che trovano il colpo del 2-0 a pochi minuti dallo scadere del primo tempo grazie ad una rete di Lacarra, ben servito da Vitale – autore anche dell’assist per il primo gol -. La ciliegina sulla torta arriva verso la fine del match, una prodezza da stropicciarsi gli occhi. La firma è di Ciccio Vitale, il quale per un attimo veste i panni di un inimitabile – almeno sino a quel momento – Maradona e da due passi avanti il cerchio di centrocampo sorprende fuori dai pali il numero uno ospite, mandando in autentico delirio il pubblico a dir poco incredulo. Non c’è tempo, però, per cullarsi nella bella prova di forza mostrata contro l’Hyria Nola, anche perché i punti dalla prima della classe restano comunque ancora otto. Sotto, allora, con l’Arzachena. All’andata terminò 3-2 per i torresi, con doppietta di Arcamone e gol di Vitale. I sardi sono reduci da una sconfitta esterna per 3-1 subita al cospetto dell’Anzio Lavinio e occupano una posizione di classifica medio-bassa, essendo appena quattro lunghezze al di sopra della zona play-out, anche se con un buon numero di squadre che la dividono dal quintultimo posto. La Turris, invece, domenica ricercherà il suo quinto risultato utile consecutivo (filotto già raggiunto due volte nell’arco del campionato), ma soprattutto proverà a diminuire lo svantaggio rispetto ai primi piazzamenti. E’ lo stesso mister Fabiano a suonare la carica: «Io alla rimonta ci credo nella maniera più assoluta, anche perché ci sono cinque-sei squadre in lotta per i primo posti e questo significa che ci potremmo ostacolare l’una con l’altra. Ritengo fondamentali gli scontri diretti». In attesa, allora, di questi fatidici scontri, la Turris è condannata a vincere e per farlo Fabiano non dovrebbe allontanarsi troppo dal motto “squadra che vince non si cambia”. Per cui tranne che per il rientro dal primo minuto di Gasparini che, reduce da un infortunio, domenica si era accomodato in panchina, per il reso non ci dovrebbero essere novità di sorta. Naturalmente l’impiego di Gasparini in luogo dell’under De Rosa, farà si che un under debba trovare spazio in qualche altro ruolo. Un altro cambio potrebbe quindi verificarsi in attacco, dove Falco potrebbe subentrare a Moxedano.
Michele Di Matteo