Il sindaco di Pompei (Napoli), Claudio D’Alessio, insiste: «il ticket sui bus turistici è stato approvato e non sarà abolito, al più
studieremo se sarà possibile rimodularlo». «Sul ticket bus – aggiunge il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa – la maggioranza si è espressa due volte in Consiglio comunale e non ha mai vacillato». «A dire il vero anche i commercianti erano d’accordo quando fu discusso questo provvedimento – ricorda D’Alessio – in alternativa, per sostenere le casse del Comune che hanno subito un taglio di circa 2 milioni e 700mila euro da parte del Governo, dovremmo aumentare l’Imu sulla prima casa. Purtroppo la crisi riguarda tutti: i commercianti, verso i quali abbiamo grande rispetto, gli impiegati pubblici, i pensionati. I soldi non ci sono e per questo la gente non spende». E nel contempo parte anche una «stretta» di controlli sulla legalità degli esercizi pubblici cittadini. I commercianti si sentono presi di mira: «È a rischio l’esercizio della democrazia – afferma con forza Vincenzo Pellì, dirigente Ascom – oggi stesso presenterò alla Procura della Repubblica una denuncia per minacce che sto subendo da parte di consiglieri comunali». E tra i rappresentanti dell’Ascom spunta una «piantina» della città in cui è contrassegnata un’area a destinazione agricola destinata a diventare parcheggio privato, proprio alla periferia di Pompei, ma rimasta fuori dalla cinta della Ztl-bus. «Prevede 2mila posti auto e sosta per 200 bus che non saranno tenuti a pagare il ticket comunale. Avrà bar, caffetteria, ristoranti e
shopping», accusa Alessandro Di Paolo, vicepresidente dell’Ascom cittadina.