Il Gazzettino vesuviano | IGV

È finita la benzina

benzinaChe i napoletani l’altra mattina avrebbero dovuto muoversi a piedi la società “Anm” lo ha detto la sera prima con un post sulla propria bacheca di Facebook. Che modernità! Ma soprattutto che beffa! Quasi nessuno di chi l’indomani aspettava il bus per muoversi in città sapeva nulla. Inevitabile tanta rabbia e sconforto.
Tutti hanno responsabilità ed è proprio questo il punto che accresce l’esasperazione. La loro “spalmatura” depista dalla soluzione dei problemi. Scoppia poi la disperazione se si scopre che Napoli ha un bilancio prossimo alla dichiarazione di dissesto. Lo ha spiegato l’ex assessore al bilancio Realfonso, lasciando capire che le municipalizzate sono un colabrodo inutilizzabile. Il loro sistema è ormai in decomposizione, perché reso marcio da debiti e scellerate gestioni.
Questa storia lascia intravedere ciò che potrebbe evidenziarsi, per effetto domino, in molte altre istituzioni pubbliche della provincia napoletana. Sembra in avanzato fallimento tutto quanto (enti pubblici, ma anche banche come spiega il caso Mps) è controllato e gestito dal sistema indecente dei partiti. La percezione pubblica, evidenziata anche da sondaggi e ricerche, è che e il sistema politico è come un “male incurabile” su un corpo tenuto in vita da una burocrazia vecchia e lontana dalle esigenze di efficiente gestione dei servizi per i cittadini e di operosa cura dei beni comuni.
Con il caos e la tragedia dei bus napoletani si è scritto un “post” sulle incomplete “agende” dei partiti impegnati nella campagna elettorale. E’questo: ormai è quasi finita la benzina migliore che è la fiducia della gente nella capacità della politica di rinnovarsi, mentre sembrano riempirsi i serbatoi della delusione e della rabbia, elementi che possono costruire pericolose miscele detonanti.

Antonio Irlando

Exit mobile version