Il pugno duro di Capomacchia: a Carnevale vietate maschere ed uova

CapomacchiaIl carnevale è alle porte e il Commissario Straordinario, preoccupandosi dell’incolumità e sicurezza dei cittadini, con due ordinanze ha disposto, nel periodo compreso tra il 7 e il 12 febbraio: il divieto di vendita, ai minori di 18 anni, di uova, farina, agrumi e schiume varie in bombolette spray, e, a chiunque, di detenere, trasportare e/o fare uso improprio in luogo pubblico e/o aperto al pubblico, dei predetti prodotti; e il divieto di indossare in pubblico maschere che precludano l’immediato e sicuro riconoscimento del soggetto, permettendo il trucco e il travestimento in modalità che consentano comunque il riconoscimento della persona.

Il divieto di vendita di uova, farina, agrumi ecc., nasce dalla necessità di frenare i deprecabili episodi e atti di vandalismo, da parte di scalmanati e bande di minori che, attraverso l’utilizzo di uova, farina, agrumi, bombolette spray ecc., negli ultimi anni, in concomitanza della ricorrenza del carnevale, hanno provocato molestie e in alcuni casi situazioni di grave pericolo per l’incolumità dei singoli, e danni alla collettività e al patrimonio pubblico.

Per motivi di pubblica sicurezza, allo scopo di impedire che mediante il mascheramento possano compiersi reati, è stato invece disposto il divieto di indossare in pubblico maschere che precludano l’immediato e sicuro riconoscimento del soggetto.

La violazione dell’ordinanza di vendita di uova, farina, agrumi ecc.,  comporterà una sanzione amministrativa da un minimo di venticinque euro e fino a un massimo di cinquecento euro e la sanzione accessoria della chiusura e/o sospensione dell’attività commerciale per sette giorni; anche a  carico di chi sarà sorpreso in possesso dei prodotti vietati, sarà applicata la predetta sanzione amministrativa, fatto salve eventuali sanzioni penali, qualora dal fatto ne scaturisca reato. Se la violazione sarà commessa da minore, ne risponderà l’esercente la potestà genitoriale.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteNapoli, in Questura per ritirare il passaporto: finisce in manette
SuccessivoScrutatori a “chiamata diretta”: 12 partiti scrivono al prefetto
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.