Questo pomeriggio, martedì 5 febbraio, un disoccupato disperato entra inosservato nell’aula consiliare del Comune di Volla, interrompendo un’assemblea già di per sé polemica.
All’apertura della seduta, i consiglieri d’opposizione hanno fatto presente l’illegittimità aggiunta di un ulteriore punto all’ordine del giorno, avvenuta con minimo preavviso e senza nessuna motivazione d’urgenza, urtando il regolamento del Consiglio (ART.30) e proponendo dunque il rinvio della discussione in modalità aderenti al suddetto. Dopo aver rimandato tale discussione, si è proceduto verso lo svolgimento regolare dell’adunata, toccando i diversi punti, fino a quando un disoccupato ha fatto irruzione nell’aula consiliare, scavlcando la bassa barriera che divide il pubblico dai consiglieri e avvicinandosi in malo modo all’ex sindaco Salvatore Ricci e al consigliere Gennaro De Simone. Ai due rappresentanti del PDL indirizzava minacce e parolacce accusandoli di averlo mandato in strada da un momento all’altro e perciò di non essere più in grado di pagare le tasse e di portare da mangiare a casa. A calmare in malintenzionato sono intervenuti alcuni consiglieri fino a quando sono sopraggiunte le forze dell’ordine che lo hanno fermato.
Subito dopo, Salvatore Ricci ha dichiarato: “Ho svolto il mio ruolo di sindaco con la massima trasparenza e gli errori fatti, non sono stati di certo voluti. Io non ho paura di nessuno, durante la mia amministrazione non è mai successa una cosa del genere e penso che sia inaccettabile. Per questo mi vedo costretto a lasciare seduta stante il Consiglio per recarmi a fare denuncia ai Carabinieri”
Una volta ristabilito l’ordine, unanimemente il Consiglio ha deciso di rinviare i lavori di ventiquattro ore, mentre i consiglieri di tutti i gruppi politici hanno espresso la loro solidarietà nei confronti di Salvatore Ricci, Gennaro De Simone e dell’intero schieramento del PDL, sottolineando l’esigenza di mettere gli amministratori in condizione di svolgere nella massima sicurezza il proprio lavoro, incrementando la presenza delle forze dell’ordine durante le sedute del pubblico consesso.
Il sindaco Guadagno, in chiusura, ha preso la parola ricalcando quanto già detto dai suoi consiglieri: “Bisogna stigmatizzare questa situazione che va ormai avanti da diversi anni. Quello che è accaduto oggi è considerato attacco all’Istituzione, condizione che io stesso vivo, costretto a circondarmi delle adeguate misure di sicurezza. Questa sospensione sia considerata come una pausa di riflessione finalizzata a permettere di procedere nella discussione dei problemi che la città vive, domani, in maniera costruttiva e pacata”.
In serata, il consigliere Salvatore Ricci, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, ha confermato la denuncia contro la persona resasi protagonista dell’irruzione. “Ho sporto denuncia per ingiurie, ma questa mia reazione vuole essere soprattutto un campanello d’allarme relativamente a quanto è successo. E’ inaccettabile quanto accaduto questo pomeriggio in aula consiliare. Non è possibile che uno scalmanato entri indisturbato in aula avvicinandosi ad un palmo dai consiglieri, inveendo e minacciando senza un adeguato servizio d’ordine. In tanti anni di vita politica non mi era mai accaduto un fatto del genere”.
Martina Scognamiglio