E’ il momento “ di operare in sinergia con le istituzioni tutte al rilancio socio economico della città” : esordisce così il vice sindaco di Ercolano Antonello Cozzolino in merito alla necessità di porre fine ad inutili e deleterie polemiche di palazzo mai sopite negli anni intorno all’operato di un governo locale alle prese con innumerevoli disservizi e disfunzioni logistiche che accompagnerebbero sistematicamente l’operato di chi rappresenta dai banchi consiliari il paese. “ Siamo oggi chiamati – ha precisato Cozzolino- all’ottimizzazione delle risorse e del materiale umano da investire nel processo di potenziamento produttivo di un’area vesuviana dalle potenzialità celeberrime. E’ inutile e riduttivo addossare responsabilità e lentezze burocratiche esclusivamente alla macchina amministrativa comunale : al contrario occorre invece creare un humus sociale nuovo tra la popolazione che avvicini la stessa alla scena politica indigena con particolare riferimento ai lavori dell’aula consiliare. Insieme potremmo raggiungere grandi traguardi ed imprimere un cambio di rotta sostanziale ad una città che deve tornare ad investire sulla qualità e sullo spessore umano della propria società civile”. Toni pacati ma fermi quelli del vice sindaco Cozzolino che sembrano richiamare l’opinione pubblica al senso di lealtà e alla fiducia nei confronti di un’amministrazione comunale desiderosa di riacquistare credibilità agli occhi di residenti apparsi negli ultimi tempi sfiduciati nei confronti del pubblico e delle istituzioni governative locali. “Invitiamo in particolar modo i giovani – ha concluso Cozzolino- a seguire con grande attenzione la scena politica nostrana e le delicate questioni che quotidianamente affrontiamo a livello consiliare per garantire qualità d’esistenza al popolo ercolanese. Non è più tempo di polemizzare o sparare a zero su chi che sia : ci auguriamo che gli onesti contribuenti colgano quest’appello quale testimonianza tangibile di affetto e senso di responsabilità della classe politica nei confronti di chi non ha tradito le proprie origini geografiche rimanendo e in molti casi investendo a Ercolano”.
Alfonso Maria Liguori
