Dopo settimane di smentite, di foto rubate, di strumenti sequestrati presso lo stadio “Giraud”, simbolo della storica società torrese Savoia, il presidente della stessa decide di porre un punto a quello definito dai media locali ‘scandalo-Giraud’. Raffaele Verdezza, patron della società coinvolta, ha nelle ultime ore inviato una richiesta al sindaco della città di Torre Annunziata Giosuè Starita: la cessione del titolo della A.C. Savoia 1908. Nessuna motivazione emerge dal comunicato stampa pubblicato dalla società stessa sul suo portale, tanti i misteri che avvolgono la vicenda. E’ stato richiesto un incontro urgente del presidente del Savoia col primo cittadino. Proviamo a districare la matassa che non pare molto indistricabile: nei giorni addietro sono comparse su vari portali foto fatte all’interno dello stadio, mostranti il degrado di quello che doveva diventare il centro polisportivo dell’hinterland, intonaco cedente, sacchi di immondizia riversi sulla pavimentazione, anche essa in pessimo stato, spalti e tribune sudici, bagni impraticabili, lo stesso cancello d’ingresso è stato trovato aperto, a dimostrare che tutti, in qualsiasi momento, potevano, o possono, far visita a quel che resta dello stadio. Dopo la pubblicazione delle immagini, segue il caos a palazzo Criscuolo; la commissione sport organizza un summit urgente dove si alternano ammissioni di responsabilità puntualmente respinte e obiettate. Emerge la triste verità: non ci sono fondi per curare la manutenzione. L’accesso ai fondi di riserva necessitava di una richiesta da presentare addirittura nel dicembre scorso. La promessa di Ciaravola, sull’impegno dei giocatori stessi a ripulire lo stadio, deve essere stata disattesa se oggi, a distanza di settimane dal summit, Verdazza pone il titolo nelle mani del sindaco. Ma il problema principale sarebbe molto più concreto: un buco di 95 mila euro, la differenza in euro tra le entrate e le uscite in bilancio. Una forbice che nessuno è ancora riuscito a spiegarsi. Il Comune di Torre Annunziata ha incassato soltanto il 5% di quanto ha sborsato per tenere aperti i cancelli dello stadio. Lo stesso ammanco ha fatto aprire una indagine interna al municipio torrese. Pare che la società Savoia non abbia pagato, come da regolamenti, una tariffa che parte da 50 euro all’ora, per ogni singolo allenamento od utilizzo diverso della struttura sportiva, soldi che coprirebbero la gestione, bollettini di acqua e luce, manutenzioni varie e sorveglianza. Sono così seguiti ritiro dei vigilanti, addetti alla pulizia ed infine sequestri, di una lavatrice e vari computer nello specifico, episodi che hanno fatto trasalire Verdazza fino a spingerlo al gesto estremo. Il presidente parla di 500 euro che lui starebbe versando all’amministrazione comunale per usufruire dello stadio e degli annessi servizi. Intanto i giocatori non si allenano, per protesta. Contro cosa?
Anna Di Nola