Napoli, clan Contini: maxi-sequestro “antimafia” da 15 milioni di euro

poliziaNell’’ambito di una complessa attività di indagine di natura patrimoniale, tesa all’’aggressione dei patrimoni di mafia, personale della Divisione Anticrimine (sezione Antimafia – Settore Misure di Prevenzione Patrimoniali) ha dato esecuzione, in collaborazione in fase operativa con personale del Commissariato P.S. “Vasto-Arenaccia”, a diversi decreti di sequestro beni emessi, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione (Presidente dott. Eugenia Del Balzo, giudici dott. Alessandra Consiglio ed Alessandra Cantone) nei confronti di D’ARIO Carmine, nato a Napoli l’8.9.1967 e della suocera VITUCCI Concetta, nata a Napoli il 29.12.1948.

D’ARIO Carmine è soggetto di elevata pericolosità sociale e registra plurimi precedenti e/o pregiudizi per associazione per delinquere, violazione legge stupefacenti, favoreggiamento della prostituzione, violazione legge armi, commercio di prodotti con segni falsi, partecipazione al gioco d’azzardo, ricettazione. Il 3 gennaio 2002 il predetto veniva condannato dalla Corte di Appello di Napoli alla pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione per la partecipazione ad una complessa organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti, per condotte risalenti al 1989. Dopo essere stato scarcerato, il D’ario riprendeva gli illeciti traffici e veniva nuovamente condannato il 21 aprile 2006 dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Milano alla pena di anni 8 di reclusione, per la partecipazione ad un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La complessa attività investigativa svolta dai Carabinieri della Compagnia di Monza consentiva di accertare, infatti, che il predetto era inserito in un gruppo di narcotrafficanti (facente capo a Timpano Vincenzo, legato alla malavita organizzata calabrese) che importava ingenti quantitativi di cocaina dal sud America e dalla Spagna, con lo specifico compito di procacciare la droga da distribuire in Italia; tratto in arresto nell’’aprile 2006 il D’ario veniva scarcerato poco più di un anno dopo per decorrenza dei termini di custodia cautelare.

Sintomatica dellì’inserimento del proposto in ambienti malavitosi è la circostanza che il 26 giugno 2007 rimaneva vittima di un attentato di chiara matrice camorristica, venendo attinto da numerosi colpi d’arma da fuoco al torace ed al braccio; tale vicenda veniva inquadrata nell’’ambito dell’’attività criminale posta in essere dal clan Contini (così come il duplice omicidio di Catalano Gennaro e Capano Gennaro), tesa ad assicurarsi in via esclusiva il controllo sul traffico di stupefacenti nel proprio territorio. Il 9 agosto 2010 il D’ario si sottraeva all’esecuzione dell’ordine di carcerazione per l’espiazione della pena residua di 3 anni e 9 mesi per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti emesso dalla Procura Generale della  Repubblica di Milano, mantenendo lo stato di latitanza fino al maggio 2010, allorquando veniva tratto in arresto in Spagna e successivamente estradato in Italia, ove si trova detenuto.

VITUCCI Concetta è gravata da plurimi precedenti per violazione legge armi, usura, minacce, contrabbando e violazione leggi doganali, detenzione di materiale esplodente. L’’analisi complessiva delle condotte di vita tenute nel corso degli anni dalla predetta ha consentito di evidenziare come i capitali illeciti dalla medesima, acquisiti nell’’esercizio delle attività di contrabbando e di usura, siano stati reimpiegati nei plurimi acquisti di beni immobili e societari, non compatibili con la sua lecita capacità reddituale.

I citati decreti sono stati emessi in accoglimento di articolate proposte del Questore di Napoli, formulate a seguito di prolungata attività di indagine svolta dalla citata sezione Antimafia – Misure di Prevenzione Patrimoniali, disponendo il sequestro complessivo dei seguenti beni, intestati al D’ario, alla suocera Vitucci e ad altri soggetti risultati dalle indagini meri intestatari fittizi:

 

–   Complesso alberghiero denominato “Tourist Hotel”, sito in Napoli, alla via Silvio Spaventa.

–   Società denominata “Caffè Bonetti”, con sede legale in questo Corso Novara nr. 5 ed attività di bar, pasticceria, gelateria in Firenze alla piazza dei Pitti.

–   Societa denominata “Caffè la Nuit”, con attività di bar e caffetteria, sita in questa via Nazario Sauro, zona lungomare.

–  Societa denominata “Kebab Zingara”, con attività di rosticceria, pub, paninoteca, sita in questa piazza Nazionale nr. 77/79.

–  Ditta individuale denominata “Gelateria la Vespa”, con attività di gelateria, ubicata in questa via Nazionale nr. 57.

–   Metà del capitale sociale della società denominata “Bar Mary”, con attività di bar e pasticceria, sita in questa via Aquila.

–   Metà del capitale sociale della società denominata “Gran Caffè Ponte”, con attività di bar- pasticceria – tabaccheria, sita in questa via Calata Ponte di Casanova.

–         Metà del capitale sociale della società denominata “Caffetteria Nazionale”, con attività di bar e pasticceria, sita in questa piazza Nazionale nr. 78/79.

–         Metà del capitale sociale della società denominata “Malibran”, con attività di bar e caffetteria ubicata in Terracina (Lt), piazza Garibaldi nr. 12.

–         Appartamento di vani catastali 6 sito in questa via Aquila nr. 124.

–         Appartamento di vani c. 7 ubicato in questa via Aquila nr. 124.

–         Appartamento di vani c. 5 sito in questo Corso Novara nr. 92.

–         Immobile di mq. 32 ubicato in questa via Aquila nr. 23.

–         Appartamento di vani c. 1,5 sito in questa via Aquila nr. 126.

–         Appartamento di vani c. 1,5 sito in questa via Bari nr. 13.

–         Appartamento di vani c. 5 ubicato in questa via Poggioreale snc.

–         Appartamento di vani c. 3,5 ubicato in questa via Parma nr. 96.

–         Appartamento di vani c. 2,5 sito in questa via Rimini nr. 52.

–         Appartamento di vani c. 8,5 sito in questa via Biagio Miraglia nr 67/71.

–         Appartamento di vani c. 6 ubicato in questa via Genova nr. 99.

–         Appartamento di vani c. 5 ubicato in questa via Genova nr. 99.

–         Nr. 05 auto-moto veicoli.

 

Il  valore dei beni posti sotto sequestro ammonta a circa quindici milioni di euro.

 

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