Non sembra volersi placare la polemica riguardante la nomina degli scrutatori per le prossime politiche a Torre Annunziata: è arrivato ieri, a opera della polizia giudiziaria del commissariato oplontino, il sequestro delle suddette liste.
Nonostante la nomina diretta non sia espressamente vietata dalla legge, l’operazione mira a far luce sulle numerose denunce di “lottizzazione politica” arrivate dalle minoranze partitiche. Secondo queste infatti, non è stato rispettato il principio democratico nell’elezione dei vari scrutinatori, mancando di rispetto nei confronti della cittadinanza che si è vista privare della possibilità di accedere a tale incarico.
Ciò che vogliono accertare gli investigatori è che, dietro l’indicazione di determinati nominativi, non vi sia lo spettro di pressioni o, peggio ancora, intimidazioni provenienti dalle alte cariche amministrative cittadine.
Così, nei prossimi giorni potrebbero scattare gli interrogatori dei cosiddetti “raccomandati” che, una volta convocati in commissariato come “persone informate sui fatti”, dovrebbero dare spiegazione circa la propria elezione.
Qualora poi dovessero emergere irregolarità, dalle pressione politiche e non per assicurarsi un posto nella lista fino al raggiungimento di meri interessi economici, verrà inviata dettagliata informativa alla Procura della Repubblica.
Marco Seppone