Filoia: “Espressione del territorio nelle massime istituzioni”

filoiaMassimo Filoia, consigliere provinciale eletto a Napoli nel collegio Bagnoli/Fuorigrotta è uno dei fondatori del Movimento Popolare Campano del Movimento Popolare Campano insieme all’ assessore Pietro Langella, candidato al Senato per le prossime Politiche di febbraio, e ai consiglieri provinciali Luigi Sorianiello, Tommaso Scotto Di Minico, Raffaele Apreda e Carlo Vaiano, tutti provenienti dall’UdC fatta eccezione per Vaiano, indipendente, eletto nella lista Nicolais, ma nei fatti da subito schierato con la maggioranza in consiglio provinciale.
Il Movimento Popolare Campano vuole rappresentare, nell’ intento dei suoi fondatori, l’antitesi a quella che è la scelta Monti da parte dell’UdC.
«Noi rivendichiamo dice Filoia quei valori moderati, riformisti, cattolici che animano le persone di centro. Quando Casini ha inteso svoltare verso l’asse Monti-Bersani, ci siamo visti costretti a prendere una decisione drastica pur di confermare i nostri principi e le nostre scelte, fasciando sin dall’inizio intorno a questo movimento un gruppo consiliare costituito in Provincia e rappresentato in giunta dall’assessore Langella.
Un gruppo che rappresenta tutte le aree dei novantadue comuni della provincia partenopea».
Ed in effetti a ben localizzare i sei componenti del MPC ci si accorge che Apreda rappresenta la Penisola Sorrentina; Vaiano è esponente della zona vesuviana interna (Terzigno, San Giuseppe vesuviano, Ottaviano); Sorianiello proviene dall’area nord della provincia (Melito); Scotto Di Minico rappresenta il comprensorio puteolano; l’assessore Langella, infine, è figlio dell’area vesuviana a sud che si estende fino al mare.
Quali sono i motivi che hanno spinto i sei politici partenopei a costruire il nuovo partito che è già una realtà forte, compatta, e perché no, ambiziosa? È presto detto: «Ci proponiamo continua Massimo Filoia di dare voce a quell’area liberale, democratica e riformista della quale sembra si siano perse le tracce e per cui molti amministratori locali oggi si sentono orfani. Altro punto fondante del nostro Movimento, dare una maggiore attenzione al territorio. Quel territorio di cui noi stessi siamo espressione e che solo noi conosciamo con piena consapevolezza. Ne conosciamo i disagi e sappiamo cosa significa amministrarli a stretto contatto con una realtà socio-economica ormai degradata al massimo. Sappiamo, uscendo da casa ogni mattina, cosa significa affrontare i nostri concittadini che combattono ogni giorno per mettere il piatto in tavola. Una posizione la nostra che si contrappone fermamente a quella dei tanti “nominati dall’alto” che sempre più spesso vengono premiati, per meriti che ci sfuggono, con candidature su territori che spesso nemmeno conoscono geograficamente».
Per Filoia un ringraziamento va al PdL per la candidatura indipendente di Pietro Langella, membro del nuovo soggetto politico campano nella lista per il Senato.
«Avendo già chiarito che con Monti e Bersani non andremo mai e rimanendo uomini di dentro, anzi, come è riportato nel nostro simbolo, del “vero centro”, confermiamo ha aggiunto il consigliere Filoia il nostro pieno appoggio al partito del presidente Berlusconi e del centrodestra. La candidatura, al sedicesimo posto dell’assessore Langella, non è frutto di becere trattative, ma bensì vuole essere una candidatura di bandiera perché crediamo nel Progetto. Allo stesso tempo, però, ben venga l’elezione di un senatore sia pure all’ultimo posto utile. Un’affermazione che sancirebbe una vittoria per il territorio. Il nostro appello, dunque, va agli amici di tutti i territori,autorevoli amministratori locali, provinciali e regionali che sostengono Monti, dal quale non potranno che ottenere, come primo provvedimento, in caso di una sua vittoria, di annullare le province e di ridimensionare, ancora più di quello che ha fatto la spending review, gli enti locali. Il tutto secondo la distorta visione montiana che vede gli amministratori locali come il vero male della politica».
Per i rappresentanti del Movimento Popolare Campano il vero vantaggio della politica viene solo da quegli uomini e donne che vivono il territorio e che solo per passione e per il bene comune si impegnano in ambiti così disagiati e martoriati.
«L’appello che facciamo a questi amministratori è quello di affacciarsi al nostro Movimento poiché solo noi possiamo portare avanti legittimamente quelle che sono le esigenze territoriali.
Troppi amministratori non conoscono il proprio parlamentare, il proprio senatore perché gi vengono calati dall’alto. Un esempio è dato dall’ on. Buttiglione, l’autista dello stesso leder politico (candidato al quarto posto nella lista UdC) e tanti amministratori locali, alcuni sindaci relegati al 31esimo/32esimo posto in lista)».
La stessa città di Napoli, terza metropoli d’Italia, ne esce mortificata. Non si forma, in questo modo, una classe dirigente per consenso, ma per nomina. «E come tante pecore continua Filoia i politici locali vanno a votare questi personaggi, salvo poi, il giorno dopo, lamentarsene. Il nostro motto proprio per questo è “Servi di nessuno” e chiediamo a tutti di essere artefici del loro destino poiché, alla scadenza naturale del mandato, dovranno confrontarsi con gli elettori e non troveranno nessuno al loro fianco».
Tra le problematiche più urgenti in “agenda” per l’MPC, quella relativa agli abbattimenti. «In tal senso dobbiamo dire ha concluso Filoia che la Campania non è figlia di un dio minore. L’ultimo condono edilizio del 2003 fu impedito dall’ allora presidente Bassolino. Tale atto è stato ritenuto nullo dalla Corte Costituzionale e pertanto quel condono dovrebbe essere esteso, finalmente, alla nostra regione. Un provvedimento che andrebbe a favore delle fasce più deboli che certamente non hanno realizzato speculazioni. Basta con due pesi e due misure. In Italia, mentre nell’Emilia profanata dal terremoto, a spese dello Stato e con decreto, si ripristinano anche gli immobili dichiarati abusivi, in Campania si abbattono le case frutto di sacrifici lunghi una vita».
Gennaro Cirillo

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