Pompei: è ufficiale, commercianti e cittadini nuovamente in piazza

Un nuovo manifesto diffuso stamane ufficializza la nuova protesta prevista per lunedì 11 febbraio. Nel mirino, la posizione defilata dell’amministrazione comunale che ritarda a far chiarezza su diversi aspetti della vita politico-amministrativa cittadina.                                                                                                                                            

“Pompei muore in un assordante silenzio”. Questa la frase lapidaria che campeggia sull’ultimo manifesto, plurisiglato, diffuso stamane nella città di Pompei. Un avviso chiaro, che offre una sintesi perfetta dei motivi che sono alla base del protestare. “Ticket bus, distruzione della Fonte salutare e di piazza Schettini, eliminazione dei parcheggi al centro, pioppeto, La Cartiera abusiva…”. Appaiono così riassunte le motivazioni delle rimostranze dei più. Se in principio appariva uno scontro per lo più fra commercianti del centro cittadino ed amministrazione comunale, ora la prospettiva sembra essersi allargata. Si tratta di una richiesta di maggiore trasparenza nella gestione della vita politico-amministrativa della città, alla luce anche degli ultimi preoccupanti sviluppi. E a rivendicare il diritto alla chiarezza non sono più solo i commercianti ma una discreta fetta dell’opinione pubblica. Ad essere messi sotto accusa sono una serie di provvedimenti approvati dall’amministrazione comunale, in passato e di recente. Decisioni che avrebbero finito col gravare ulteriormente sull’imprenditoria cittadina già fortemente provata dalla difficile congiuntura economica. Che la Pompei del centro sia oramai al collasso, è un dato oggettivo, che colpisce e spaventa. Nei fine settimana specialmente la città appare l’ombra di se stessa. Una triste realtà, che inquieta i commercianti e fa rabbrividire i cittadini. Una Pompei, ridotta così, intristisce davvero. E’ una città che ha bisogno di una scossa adrenalinica, di un nuovo impulso per un felice rilancio economico e perché no, anche di immagine. Un risultato al quale dovrebbero lavorare tutte le parti coinvolte. Come? Istituendo, magari, un tavolo di discussione per un giusto e democratico confronto. Gestire una città da parte di una amministrazione comunale, non è mai cosa facile, questo è risaputo. Così come pure sperare che i provvedimenti approvati possano incontrare il favore di tutti e cosa altrettanto ovvia. Non è mai facile gestire una città, ma quando però cominciano ad essersi segnali diffusi di un malessere collettivo piuttosto diffuso, allora è il caso che chi di dovere si fermi a riflettere. Ad oggi quello che preoccupa una fetta della cittadinanza pompeiana è proprio la posizione defilata dell’amministrazione comunale. “Non possiamo assistere indifferenti alla sofferenza della nostra città – scendiamo in piazza per il futuro della nostra Pompei e dei nostri figli”: questo, in sintesi, il messaggio del manifesto diffuso stamane e siglato da: Confcommercio, Cidec, Confesercenti, Federalberghi, Fiavet, Adap, Federnoleggio, Cgil, Cisl, Uil, Federagit. La protesta pacifica è prevista per lunedì 11 febbraio. Il programma è il seguente:

Ore 10.00: Partenza con i bus aderenti alla manifestazione, da piazza Immacolata per raggiungere piazza Esedra (Ingresso scavi Porta Marina Inferiore) con visita illustrata al “Pioppeto”, ritorno in bus e ritorno a piazza Immacolata.

Ore 12.00: Corteo a piedi da piazza Immacolata con prosieguo su via Roma e fino a Palazzo De Fusco in piazza Bartolo Longo. Consegna delle proposte e delle istanze di chiarimento in merito al caso “La Cartiera”.

La giornata di lunedì si preannuncia, dunque, intensa e ricca di sviluppi. L’auspicio più grande è che questa nuova protesta possa servire ad un confronto costruttivo e democratico fra le parti, per risolvere una vicenda che sta tenendo banco, ormai da giorni.

Marianna Di Paolo

 

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