Anche a Scafati la nomina degli scrutatori è a chiamata diretta. Ormai sulla scia degli altri comuni,come Castellammare e Torre Annunziata, anche il comune di Scafati non è esente dallo scegliere gli scrutatori con metodi arcani e che ormai fanno parte di un vecchio modo di fare politica. Cosa dice la legge in merito? ”Con la legge del 21 dicembre 2005 n° 270 è stato modificato l’art.9 punto a) dove si stabiliva che la Commissione elettorale avrebbe sorteggiato gli scrutatori tra i nominativi compresi nell’albo degli iscritti. Con la modifica apportata, non avviene più un sorteggio ma bensì è la commissione elettorale che sceglie i nominativi da inserire nella lista di quelli designati.E’ consuetudine da parte dei componenti della commissione (2 di maggioranza ed 1 di minoranza) proporre i “propri nominativi”, scegliendo dall’albo nel quale ovviamente sono presenti scrutatori amici e simpatizzanti di partito. Normalmente, solo il 25% degli scrutatori viene eletto per sorteggio,visto che il restante 75% è di “nomina partitica”nel rispetto della legge ovviamente”. Dunque il 75 per cento deve essere scelto dalla commissione su criteri che comunque salvaguardino la trasparenza e la legalità, e non su ordine dei partiti, dei consiglieri comunali e quant’altro. Insomma questa è una “spartizione” di cui si sono macchiati sia consiglieri di maggioranza che di opposizione, sfiorando il ridicolo e l’indecenza. Ancora una volta si è persa una grande occasione per voltare pagina. Ancora una volta migliaia di cittadini, ragazzi, studenti, disoccupati sono stati denigrati, pugnalati, offesi nella dignità da una classe politica inetta. Questo è successo per un bando che darà alle persone scelte sui 150 euro, figurarsi per “bottini” più consistenti. Su questo tuona Adriano Falanga (FLI) : “avevamo chiesto noi di effettuare il sorteggio tenendo conto, come requisito prioritario, dello status familiare e reddituale del sorteggiato. Questo andava a favorire chi non avesse un lavoro ma in particolar modo chi avesse una famiglia a carico. Avevamo anche chiesto alle altre forze politiche consiliari di sposare questa idea e sostenerla, ma nessuno ha rilasciato dichiarazioni di supporto. Appare quindi strumentale che solo oggi, dopo la pubblicazione dell’elenco, le forze politiche si siano accorte di come avvengono le nomine degli scrutatori”. Anche Francesco Carotenuto(Rivoluzione civile) è intervenuto dicendo: “condividevamo la proposta di Raviotta sul sorteggio pubblico dando la stessa possibilità a tutti i partecipanti iscritti in graduatoria. Il modo di nominare gli scrutatori che è avvenuta a Scafati lascia presagire degli estremi di un azione clientelare e voto scambista ecco perché chiediamo che si annullino le nomine degli scrutatori procedendo in deroga al regolamento vigente in maniera celere ad un sorteggio pubblico. Il diritto deve essere tale, non un privilegio”.
Aniello Danilo Memoli