Il Gazzettino vesuviano | IGV

Pomigliano, “Carnevale si chiamava Vicienzo”

2. Zeza anni '90“… La Canzone di Zeza, teatro di strada in cui si celebra la disfatta di Pulcinella il quale vuole opporsi, contro sua moglie Zeza, al matrimonio della loro figlia Vicenzella con Rò Nicola. In scena sono le tensioni tra i due sessi, l’uomo, la donna, i loro ruoli in un processo di negoziazione e confronto, rappresentato dalla relazione intergenerazionale. Si rappresenta la strategia delle scelte, il confronto, il conflitto tra diversi, la tensione tra vecchio e nuovo, la tensione politica tra le parti. La complessità di una realtà multiforme …” (Daniele Cestellini ’06)

 

E’ il senso della “Cantata di Zeza”, commedia superstite del teatro tradizionale di Carnevale, come nel teatro antico, cantata, suonata e recitata da soli uomini.

 

Si potrà incontrare il corteo di Zeza e si potrà ascoltare la Cantata in questi giorni di Carnevale 9-10-11-12 febbraio 2013 a Pomigliano d’Arco e al centro storico di Napoli.

Sabato 9, al mattino a Pomigliano, in Piazza Primavera, con le Scuole del territorio e alle 22.30 a Napoli nel centro storico, Piazza Bellini.

Domenica 10, al mattino nel tradizionale corteo del Gridas di Secondigliano e Scampia e nel pomeriggio a Pomigliano, in periferia e al centro.

Lunedì 11, mattina e pomeriggio per il centro storico di Napoli e la sera al Centro Sociale Banchi Nuovi.

Martedì 12, mattina e pomeriggio a Pomigliano d’Arco e alle 22.30 a Napoli al TIN, Teatro Instabile Napoli, Zona Tribunali,.

Ancora, nelle manifestazioni organizzate a Pomigliano d’Arco con il sostegno del Comune si potranno vedere in giro per la città anche i 12 Mesi, la Vecchia del Carnevale, gli Antichi Mestieri, la Contrabbanda di Luciano Russo, Marcello Colasurdo e le Nonne di Vecienzo nel Chianto a Muorto.

Infine, alla Distilleria Culture District di Pomigliano la Mostra e l’Audiovisivo sul Carnevale.

Grazie, e Zezi Gruppo Operaio di Pomigliano

Exit mobile version