Uniti per il futuro della città. Questo, in sintesi, il grido accorato di commercianti e cittadini, scesi in piazza in nome del rispetto della legalità e del confronto democratico fra le parti.
Una protesta annunciata, quella di stamane, che ha visto la partecipazione di imprenditori, cittadini ed esponenti di diverse sigle sindacali. Una manifestazione organizzata con lo spirito della visita guidata a diversi punti della città coinvolti in una serie di provvedimenti, ancora tutti da approfondire e chiarire, approvati, in passato e di recente, dall’amministrazione comunale. Il corteo, riunitosi alle ore 10.00 presso piazza Anfiteatro (antistante all’ingresso degli scavi archeologici) ha visto la partecipazione di una discreta fetta dell’opinione pubblica, opportunamente accompagnata, a mezzo di autobus, a piazza Esedra (in zona Villa dei Misteri). Il trasferimento del corteo nella “cittadella del souvenir”, ha avuto una finalità ben precisa: far luce sulla faccenda della “zona pioppeto”, un terreno a destinazione d’uso agricolo, per il quale, pare, siano stati approvati di recente, dall’amministrazione comunale, nuovi futuri interventi. Per capire bene la “questione del pioppeto” bisogna partire dall’approvazione del nuovo piano della ZTL cittadina. Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale, ha diffuso le piantine ufficiali della ZTL, dalla quale è escluso il terreno del pioppeto. Una scelta che ha attirato subito l’attenzione di molti cittadini che si sono interrogati sul perché di tale decisione. Una risposta chiara ed efficace l’ha fornita, stamane, Alessandro Di Paolo, imprenditore pompeiano, che ha affermato:
“il pioppeto è stato strategicamente escluso dalla ZTL. Si tratta di un terreno con destinazione d’uso agricolo, molto vasto che si estende fin dopo la concessionaria di auto dell’Opel. Venendo da Pompei in direzione Torre Annunziata, il terreno è collocato alla nostra sinistra. Prendendo come riferimento l’uscita dell’autostrada (di fronte alla concessionaria Opel) è giusto che ognuno sappia che: tutti gli autobus che si fermeranno prima del varco, che verrà collocato subito dopo il ponte, non pagheranno il ticket di 80 euro previsto dall’amministrazione comunale. Ciò significa che solo gli autobus che vorranno proseguire verso Pompei centro, dovranno pagare la tassa per l’attraversamento cittadino. Ma stando così le cose, e soprattutto considerando che nel pioppeto verrà attrezzata un’area parcheggio e tutta una serie di servizi collaterali, quale autobus sarà disposto a pagare una tassa per spingersi nel centro cittadino? Se nuovi servizi di accoglienza verranno concentrati in questa area, che motivo avranno i turisti di far visita al centro di Pompei? Stamane, stiamo visitando la “Montecarlo” di Pompei (zona Villa dei Misteri), una delle pochissime aree cittadine sempre al centro delle attenzioni strategiche dell’amministrazione comunale. E per la Pompei centro cosa si vuol fare? La si vuol lasciare morire? Noi rivendichiamo legalità e il rispetto dei principi basilari della democrazia. Non accettiamo di dover assistere alla morte del centro cittadino. Non ci arrendiamo, vogliamo sapere di che morte stiamo perendo”. Parole lucide quelle di Alessandro Di Paolo, sostenute e condivise da numerosissimi altri manifestanti. Ad approfondire ulteriormente l’analisi delle problematiche alla base del manifestare, ci ha pensato Vincenzo Pelly, dirigente dell’Ascom Pompei che ha dichiarato: “Noi non contestiamo il ticket d’ingresso degli autobus a priori; chiediamo che esso, che rappresenta una tassa di scopo, venga introdotto alla luce di una nuova ridiscussione della ZTL cittadina alla presenza dei commercianti, dell’amministrazione comunale, delle associazioni di categoria e delle sigle sindacali. Bisogna trovare un accordo democratico fra le parti e smetterla di privilegiare i particolarismi. La questione del pioppeto non è l’unica nostra priorità. Sono tante le problematiche che meritano un approccio serio ed efficace. Una delle nostre richieste è l’introduzione della frazione d’ora del parcheggio cittadino affidato alla società AIPA. Ad oggi, ci chiediamo, come mai nel comune di Scafati, il cui parcheggio cittadino è gestito dalla medesima ditta, esistono: la frazione d’ora, il ticket obbligatorio fino alle ore 20.00 e la gratuità della sosta per l’intera giornata della domenica. Perché queste condizioni non vengono applicate anche a Pompei? I commercianti sono, prima di tutto cittadini, e come tali, a domande precise, meritano risposte puntuali. Abbiamo diritto ad un tavolo di discussione per un dibattito costruttivo fra le parti. L’ultimo confronto con questa amministrazione risale a 14 mesi fa”.
Una serie di motivazioni ben argomentate, portate avanti con forza. Alle ore 12.00 il corteo è ritornato in autobus, a piazza Immacolata. Da lì, si è mosso in direzione della casa comunale. L’obiettivo era quello di essere accolti dal sindaco per un democratico confronto. Ma il primo cittadino, non era a Pompei, occupato in uno dei tanti impegni istituzionali. A quel punto, il timore di aver buttato una mattinata al vento. Negozi chiusi per protesta, e il rammarico che il gesto non fosse servito a nulla. Ma dopo circa una mezz’ora, i manifestanti vengono accolti nella sala consiliare alla presenza del vicesindaco Claudio Alfano. Un confronto argomentato ma composto, quello avutosi fra le parti. A prendere la parola ancora una volta, Alessandro Di Paolo e Vincenzo Pelly che hanno ribadito, con decisione e lucidità i punti salienti del diffuso malcontento che possono essere così riassunti:
1) Ridiscussione del Ticket bus e della Ztl cittadina;
2) Carenza di parcheggi nel centro cittadino e introduzione della frazione d’ora per la sosta;
3) Maggiore chiarezza sulla questione del pioppeto;
4) Risposte chiare sul caso “La Cartiera” (per il quale c’è una sentenza del Consiglio di Stato che parla di abusivismo”;
5) Manutenzione e cura del verde pubblico e delle strade;
Questi, in sintesi, i punti principali del manifestare. Dopo un confronto durato circa un’ora e mezza arriva un primo risultato: la concertazione di un tavolo di discussione fra le parti, alla presenza del sindaco, previsto per mercoledì 13 febbraio alle ore 12.00, nell’aula consiliare. Una promessa, onorata dalla parola del vicesindaco che ha garantito la presenza del primo cittadino di Pompei, Claudio D’Alessio. Quello di stamane è stato un grido accorato alla legalità e al confronto democratico. Un’ aspettativa legittima che finalmente, mercoledì, non verrà disattesa.