Referendum su accordo Fincantieri: vince il “si”
La polemica: impedito volantinaggio per il “no” Stamane ad alcuni militanti del Partito Comunista dei Lavoratori – presente in Campania alle prossime elezioni politiche con una lista per il Senato, capolista il segretario nazionale, Marco Ferrando – è stato impedito di portare a termine un volantinaggio davanti ai cancelli della Fincantieri di Castellammare di Stabia. Gli iscritti al partito si trovavano fuori il cantiere, distribuendo i propri volantini, per dire NO al piano\ricatto che colpisce migliaia di lavoratori Fincantieri ed indotto, imponendo tagli di personale e salario sotto il miraggio della prosecuzione della produzione. sono stati però prima identificati dalla polizia, poi, in un crescendo di intimidazioni, ‘invitati ad allontanarsi’ da un ispettore della Digos ed infine minacciati anche fisicamente da un rappresentante sindacale favorevole all’accordo.
Il Partito comunista dei lavoratori denuncia il grave attacco intimidatorio, che ha impedito l’espressione di una legittima critica all’ennesimo accordo-truffa ai danni dei lavoratori, tanto più grave in quanto lesivo della stessa campagna elettorale di una forza presente alle prossime elezioni. Per contrastare le logiche di sfruttamento sul territorio stabiese, e contro ogni intimidazione, Il partito annuncia che la chiusura della campagna elettorale in Campania avverrà alla presenza dello stesso Marco Ferrando con un’assemblea pubblica Martedì 19.
“E’ positivo il sì al referendum Fincantieri, anche se resta l’amarezza per i lavoratori che resteranno fuori la fabbrica”. E’ il commento di Nicola Cuomo, segretario del Pd e candidato alla primarie del centrosinistra, al termine delle votazioni. “Un accordo che dà continuità produttiva allo stabilimento di Castellammare – continua Nicola Cuomo – e che conferma l’unità dei sindacati. Ora però bisogna lavorare sodo sulle prospettive della fabbrica e continuare a battersi per il bacino di costruzione”.