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Referendum su accordo Fincantieri: vince il “si”

fincantieri scioperoSono stati 320 i ‘si” nel cantiere di Castellammare di Stabia, nel napoletano, all’accordo siglato a Roma tra sindacati e Fincantieri. A votare ‘no’, tra i 482 lavoratori che si sono espressi, in 156, mentre 5 schede sono state dichiarate nulle. Una scheda, inoltre, era bianca. Gia’ intorno alle 13 aveva votato piu’ della meta’ dei circa 600 dipendenti aventi diritto. A Castellammare andra’ la commessa per il traghetto della canadese Societa’ Des Traversiers Du Quebec. I lavoratori in esubero nel cantiere sarebbero una cinquantina sui 230 concordati e la loro fuoriuscita e’ su base volontaria. L’accordo prevede anche una flessibilita’ di orario in sei giorni settimanali con la cancellazione della pausa mensa, ma con uno stop. “Un risultato positivo – sottolinea Giovanni Sgambati, segretario regionale della Uilm – in cui i lavoratori hanno certificato un accordo che permette ai cantieri di misurarsi con un mercato sempre piu’ agguerrito e dato forza al sindacato per monitorare e gestire al meglio l’intesa”.

La polemica: impedito volantinaggio per il “no” Stamane ad alcuni militanti del Partito Comunista dei Lavoratori – presente in Campania alle prossime elezioni politiche con una lista per il Senato, capolista il segretario nazionale, Marco Ferrando – è stato impedito di portare a termine un volantinaggio davanti ai cancelli della Fincantieri di Castellammare di Stabia. Gli iscritti al partito si trovavano fuori il cantiere, distribuendo i propri volantini, per dire NO al piano\ricatto che colpisce migliaia di lavoratori Fincantieri ed indotto,  imponendo tagli di personale e salario sotto il miraggio della prosecuzione della produzione. sono stati però prima identificati dalla polizia, poi, in un crescendo di intimidazioni, ‘invitati ad allontanarsi’  da un ispettore della Digos ed infine minacciati anche fisicamente da un rappresentante sindacale favorevole all’accordo.
Il Partito comunista dei lavoratori denuncia il grave attacco intimidatorio, che ha impedito l’espressione di una legittima critica all’ennesimo accordo-truffa ai danni dei lavoratori, tanto più grave in quanto lesivo della stessa campagna elettorale di una forza presente alle prossime elezioni. Per contrastare le logiche di sfruttamento sul territorio stabiese, e contro ogni intimidazione, Il partito annuncia che  la chiusura della campagna elettorale in Campania avverrà alla presenza dello stesso Marco Ferrando con un’assemblea pubblica Martedì 19.
“E’ positivo il sì al referendum Fincantieri, anche se resta l’amarezza per i lavoratori che resteranno fuori la fabbrica”. E’ il commento di Nicola Cuomo, segretario del Pd e candidato alla primarie del centrosinistra, al termine delle votazioni. “Un accordo che dà continuità produttiva allo stabilimento di Castellammare – continua Nicola Cuomo – e che conferma l’unità dei sindacati. Ora però bisogna lavorare sodo sulle prospettive della fabbrica e continuare a battersi per il bacino di costruzione”.

 

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