“E’ evidente come in questo particolare momento i sindacalisti sentono forte il richiamo della foresta, tanto da orientare politicamente in un certo modo le polemiche”. Così il presidente della Provincia di Salerno Antonio Iannone commenta la contestazione dell’assessore provinciale alle infrastrutture Pietro Damiano Stasi da parte di alcuni sindacalisti nel corso dell’incontro promosso dall’ANCE di Salerno.
“L’Amministrazione Provinciale di Salerno, differenziandosi da altri enti –prosegue il presidente Iannone- ha scelto di partecipare all’incontro su invito del presidente dell’Ance Salerno Antonio Lombardi, che ringrazio per l’onestà intellettuale. Mi preme allo stesso tempo ringraziare l’assessore provinciale Stasi, che con senso di responsabilità ha rappresentato su mia delega la Provincia di Salerno, non certo illustrando un libro dei sogni, come qualche sindacalista con lo sciarpino Etro e i gemelli ai polsini ha dichiarato alla stampa, pensando di essere il caporale di giornata, bensì per illustrare il lavoro già fatto e le scelte compiute dall’Amministrazione provinciale a sostegno dello sviluppo del territorio. La Provincia di Salerno, tra l’altro, nonostante le scellerate misure adottate dal governo Monti, ha continuato a pagare le imprese, questo mentre le altre Province, al fine di non sforare il patto di stabilità, hanno tenuto praticamente chiuse le casse per l’intero anno finanziario 2012. Questi i fatti. Se veramente si vuole rendere un servizio alle imprese del territorio, alle quali va la mia più totale solidarietà per l’eroico impegno quanto mai essenziale a favore dell’occupazione in questo periodo di grande difficoltà economica, i sindacati dovrebbero unirsi agli Enti locali nella lotta ai tagli selvaggi operati dal Governo centrale e per accorciare e semplificare tempi e procedure di realizzazione delle opere pubbliche” .
“Chi non ha parlato dei fallimenti del passato –continua- certamente oggi non ha tribuna. Chi non si è accorto del pagamento di opere fantasma mai realizzate o delle opere inutili costate miliardi come la pista ciclabile, chi non si è accorto di una classe dirigente di un certo colore politico che annegava la coscienza nel cemento e la morale sotto l’asfalto, chi in genere non ha denunciato le spese scriteriate e la mancanza di realizzazioni infrastrutturali, chi non si è ancora accorto delle indagini della magistratura sulle precedenti amministrazioni, chi non si è mai chiesto dove sono finiti gli oltre 250 milioni di prestiti obbligazionari sottoscritti dalle precedenti amministrazioni, oggi proprio non può certo atteggiarsi a censore!”.
“Al contrario, noi in questi anni di intensa attività abbiamo fatto bene e fino in fondo la nostra parte –conclude Iannone- abbiamo riorganizzato l’ente, realizzato centinaia di opere pubbliche, non ultimo ricordo cento opere in cento giorni iniziate e concluse tra l’estate e l’autunno dello scorso anno, programmato grandi opere infrastrutturali (strada del Parco, strada dei templi, raccordo Buonabitacolo-Basilicata, prolungamento dell’Aversana fino ad Agropoli, completamento della viabilità dell’aeroporto e svincolo tangenziale Salerno-Aversana), completato opere al palo da anni (Aversana e Statale 18), ottenuti finanziamenti di centinaia di milioni di euro per opere strategiche come Salerno Porta Ovest, la realizzazione della terza corsia del raccordo SA-AV Mercato S. Severino-Salerno, il risanamento dei corpi idrici superficiali, il progetto Grande Porto di Salerno, gli interventi di ripascimento del litorale del golfo di Salerno. In ultimo, per rispondere a qualche sindacalista volutamente poco informato, la Fondovalle Calore è ferma in ragione del fatto che la Soprintendenza contesta atti compiuti dalla precedente amministrazione, mentre la Pisciottana rappresenta il capolavoro della vecchia amministrazione avendo appaltato e contrattualizzato l’opera senza aver mai acquisito i necessari pareri”.