Tutti parlano del momento storico per l’Italia, tutti aspettano le grandi novità, in parte annunciate. In primavera il nostro Paese avrà un nuovo corredo per affrontare il futuro. Nuovo premier, comunque vada la tornata elettorale, nuovo Presidente della Repubblica e addirittura nuovo Papa.
Non poteva mancare l’asteroide che la prossima settimana “farà la barba” al nostro pianeta.
E non finisce qui. Qualcuno afferma che sia tutto causato dalla feroce campagna elettorale, qualche altro parla di “Toghe Rosse”, mentre altri si difendono e con l’immancabile “fiducia nella giustizia” si dicono pronti a rientrare in politica non appena “sarà fatta luce”. Il fatto è che il susseguirsi di arresti ed inchieste, Monte Paschi, Finmeccanica, Rizzoli, per non parlare degli strascichi del calcio scommesse, del presidente del Genoa Preziosi allergico all’Iva, del presidente del Cagliari, Cellino con il sindaco e gli assessori di Quartu arrestati per peculato e falso ideologico in relazione alla costruzione del nuovo stadio.
Le cronache di tutti i mezzi di informazione che sparano a ritmo impressionante notizie su notizie. Un vero e proprio effetto domino che sembra abbattere tutto e tutti. Ideali, etica, morale, politica e speranza.
E’ notizia degli ultimi giorni e dell’ultim’ora la protesta dei commercianti pompeiani che si dicono ancora una volta delusi da una classe politica distante dai problemi della quotidiana lotta contro una crisi che non si ferma davanti a niente e a nessuno. Una politica che sembra essersi dimenticata dei cittadini e che per rispondere ai commercianti che occupano l’aula consiliare non si presenta con i suoi vertici cittadini a condividere i problemi, seri, evidenziati, ma si limita a rispondere con una inconcludente e-mail. Poco coraggio, poca coerenza, poca competenza e tanta delusione. Uno stato d’animo quello dei commercianti pompeiani condivisibile.
Con questo animo colmo di incertezza ci avviamo a fare le nostre scelte nella cabina elettorale. Manca ormai poco più di una settimana alla tornata elettorale che forse darà un nuovo governo all’Italia e nulla appare certo. L’incertezza e la delusione regnano sovrane mentre c’è chi si consola con una scommessa sul nuovo Papa: sarà italiano, di colore, americano, ma che ci importa… i Maya forse avevano ragione sulla fine del mondo. Ripartiamo presto, perché non c’è più tempo.
Gennaro Cirillo