“Quello che la città’ di Pompei sta vivendo in questi giorni sembra avere dell’inverosimile e tutto grazie, veramente, a quest’amministrazione comunale. La giusta protesta dei commercianti, sfociata nell’occupazione simbolica dell’aula del consiglio comunale, ha destato in me ricordi e dolci sensazioni legate ai tempi degli scioperi studenteschi durante gli anni dei miei studi liceali. La tranquillità’ e la sopportazione sono state travolte dall’istinto di ribellione che, come il buon vino nelle botti di rovere, segretamente ribolliva negli animi dei cittadini. Il sindaco e la sua giunta muti, assenti, insignificanti, incapaci tanto quanto ingombranti, arroganti e saccenti sono stati capaci di creare una solidarietà’ trasversale, apolitica ed altamente civica tra i Pompeiani. Mi sarei aspettato l’interessamento alla questione almeno da parte dei consiglieri comunali- commercianti o quanto meno appartenenti a famiglie di commercianti ma, per la prima ed unica volta, però, sono brillati per la loro assenza e non poteva essere altrimenti. Per loro, e a ragione, sono più’ importanti gli interessi personali e/o esclusivamente quelli delle loro aziende per le quali si stanno sacrificando in politica al solo scopo di realizzare qualche ampliamento, di concedersi ulteriori autorizzazioni o, magari, trovare spunto da qualche opportunità creata ad arte per monopolizzare interi settori della vita cittadina. Per me ed i miei amici, che abbiamo espresso condivisione a questa protesta attraverso una sentita partecipazione, è stata e sarà’ una esperienza indimenticabile. Dal canto nostro avevamo proposto, a tempo determinato, lo sgravio di parte dei tributi e delle tasse comunali, il dimezzamento dei costi di occupazione del suolo pubblico, affissioni ed insegne pubblicitarie gratis, lo studio di nuove e più economiche soluzioni per i parcheggi nonché la realizzazione di eventi e manifestazioni parallele ed a supporto dell’economia cittadina. È come se fosse scattata una molla grazie alla quale si è avuta una esplosione di solidarietà e di fratellanza dove ognuno, per la prima volta, ha avuto la forza ed il coraggio di esprimere liberamente pensieri ed opinioni senza sentirsi sotto il giogo e la tutela di nessuno: si è creata una vera comunità. Una grande prova di libertà, di autonomia e di indipendenza : si è avuto, finalmente, l’ affrancamento dal potere e si sono gettate le fondamenta per la creazione di un nuovo, possibile, libero, autonomo, solidale e partecipativo governo della città’. E pensare che il “potere” aveva dato ordine di sgombrare l’aula del consiglio comunale! La più importante e significativa aula civica è stata considerata dai nostri amministratori non come l’agorà delle prime democrazie, ma alla stregua della sala da pranzo della loro casa. Fin quando esisteranno tali metodi restrittivi, abusivi, illegittimi e coercitivi, saremo sempre schierati contro e disposti anche a fare barricate: difenderemo ad oltranza i nostri diritti! Da oggi potremmo tutti contare anche sulla partecipazione dei giovani pompeiani che, in questa contestazione civile e democratica, sono stati il fiore all’occhiello della città, grazie al loro intervento indipendente, schietto, sentito, libero e qualificato! Grazie Pompeiani! Questo giorno così importante ha segnato definitivamente l’inizio di un percorso che ora sta a tutti noi saper riempire di valori, di riferimenti, di storia, di cultura di iniziative, di progetti e di amore per questa che è ancora una bellissima città!”
Marianna Di Paolo