Senatore Compagna, in questa tornata elettorale, lei concorre per la sua quarta legislatura. Un impegno politico intenso, il suo. Ma rispetto al 1992, quando fu eletto per la prima volta a 40 anni, risultando così uno dei più giovani senatori d’Italia, cosa è cambiato, e se sì, in che modo?
“Le cose sono cambiate senza dubbio. In primo luogo i partiti della mia giovinezza non esistono più ed anche il dibattito in Parlamento, a mio modo di vedere le cose, è molto meno approfondito. Sono cambiati i soggetti politici e solo la Costituzione Italiana, nata nel 1948, è rimasta uguale. Tuttavia, essa necessita di un lavoro di revisione condivisa fra le parti in alcuni suoi punti, per renderla più moderna e al passo con i tempi. Io ho sempre sostenuto la necessità di un processo di ammodernamento della Costituzione pur rimanendo radicato ai valori della tradizione. Sono un intellettuale, un professore universitario. Il mio impegno in politica è stato profuso, intenso. Sono convinto di poter ricoprire nuovamente la carica di senatore, con la stessa freschezza di un tempo. Ma, in caso contrario, tornerò con piacere alla mia vita di sempre e alla mia docenza”. Parole chiare, quelle del senatore, che non lasciano posto ad equivoche interpretazioni. Dopo essermi congedata da Compagna, incontro Gaetano Coccoli, giovane avvocato pompeiano, con all’attivo un significativo impegno politico ed alla sua prima candidatura alla Camera per la lista campana del Pdl. L’origine pompeiana di Coccoli, ha permesso un punto delle situazione sugli ultimi accadimenti che hanno interessato la città di Pompei.
“Avvocato Coccoli, lei è un pompeiano e quindi immagino abbia seguito da vicino gli ultimi episodi verificatisi in città. Dal caso La Cartiera, alla stato di agitazione vissuto da imprenditori e cittadini pompeiani che chiedono, a gran voce, un rilancio dell’economia cittadina, ravvisando, in alcuni provvedimenti approvati, in passato e di recente, dalla vigente amministrazione, un impedimento significativo alla ripresa imprenditoriale della città. Qual è la sua opinione in merito?
“La situazione che sta vivendo la città di Pompei sotto l’amministrazione targata D’Alessio, assume, ogni giorno, contorni sempre più preoccupanti. Il caso La Cartiera sul quale c’è una sentenza del Consiglio di Stato che parla di abusi edilizi, è l’ennesimo di una serie di colpi bassi per la nostra città. In tempi non sospetti, la nostra proposta era stata quella di far sorgere nell’area dell’ex Aticarta, una nuova sede per il mercato floricolo pompeiano. Questa proposta era stata avanzata sulla base di una constatazione precisa. Un centro commerciale, seppur più piccolo, su Pompei già c’era, e stiamo parlando del Città Mercato poi divenuto Auchan. Dunque, quale la necessità di costruirne un altro? Un ulteriore nostra proposta era stata quella di far sorgere un polo fieristico, sempre nell’area in questione. Ma il sindaco D’Alessio ha preferito far costruire La Cartiera assumendo un atteggiamento irrispettoso per la legalità. Per quanto riguarda la situazione di concitazione e angoscia di commercianti e cittadini, è di assoluta importanza e merita di essere trattata con rispetto ed attenzione dall’amministrazione comunale. Agli imprenditori pompeiani, ai cittadini, e a quanti si sentono colpiti in qualche modo dalle decisioni inopportune di questa amministrazione, esprimo la mia solidarietà e vicinanza”. Parole chiare e coincise anche quelle del giovane avvocato. Dopo aver parlato con Coccoli incontro l’On. Gioacchino Alfano, in corsa in questa campagna elettorale per la sua quarta candidatura. All’attivo, già tre precedenti legislature.
Onorevole Alfano, in precedenza, con il senatore Compagna, si è parlato della Costituzione Italiana e della necessità di un ammodernamento di essa in alcuni suoi punti. Qual è la sua opinione a riguardo?
“La Costituzione Italiana è nata nel 1948. Senza ombra di dubbio, i tempi, da allora, sono parecchio cambiati. A mio avviso sarebbe interessante più che una rivisitazione della natura della Costituzione, una sua modifica in alcuni suoi aspetti, compatibile con il nostro essere italiani. Occorre anche un’operazione di snellimento di tutto l’apparato delle commissioni parlamentari. In generale sono a favore di un processo di semplificazione delle strutture e sovrastrutture dell’apparato burocratico. Lo stesso criterio di semplificazione dei meccanismi burocratici dovrebbe essere adottato anche nelle realtà municipali. Questo lo dico e lo affermo con convinzione anche sulla scorta della mia esperienza politica da ex sindaco del comune di Sant’Antonio Abate.” Un punto di vista chiaro e lucidissimo quello dell’on Alfano dal quale mi congedo, ringraziandolo per la gentile concessione.
Questi i protagonisti e, alcuni loro pensieri, espressi durante l’incontro svoltosi venerdì 16 febbraio, presso l’hotel “Pompei Resort”.
Marianna Di Paolo